Lun, 2014-02-14 23:50

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Il Comune di Portogruaro (VE) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Antonio Bertoncello.

Antonio Bertoncello, Sindaco di Portogruaro.
Il Comune di Portogruaro, in provincia di Venezia, ha aderito recentemente ad Avviso Pubblico.

Il Comune di Portogruaro, in provincia di Venezia, ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco, Antonio Bertoncello.

Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?

Dal 2004.

Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?

Il Comune di Portogruaro ritiene completamente condivisibili gli scopi e le finalità dell’associazione Avviso Pubblico. L’amministrazione crede inoltre che sia significativo porre particolare attenzione alle giovani generazioni attraverso quella che si può definire “educazione alla legalità”, la principale via per arrivare ad una presa di coscienza e all’affermazione di una nuova cultura.

Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?

Significa operare affinché l’amministrazione che rappresento sia concreta testimonianza di un agire corretto, legale e trasparente. E’ necessario che valori quali l’imparzialità, la legalità e l’integrità siano sempre di più patrimonio di chi amministra la cosa pubblica. Solo in questo modo questi stessi valori, a cascata, potranno essere fatti propri dall’intera comunità. Quando si parla di lotta alle mafie e all’illegalità, è necessario che si concepiscano questi termini, oltre che nel loro senso e significato specifici, anche e soprattutto nella loro dimensione più vasta. Il comportamento e la cultura mafiosa non sono esclusivamente propri di chi appartiene o fa riferimento a queste organizzazioni criminali ma, al contrario, spesso coincidono con prassi e mentalità diffuse, considerate quasi normali. Noi dobbiamo batterci contro questo, perché venga invece considerata e vissuta come “normale” la convivenza civile basata su diritti, doveri e regole.

Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?

Innanzitutto ha instaurato un rapporto costante con Istituti scolastici, associazioni, altre Istituzioni territoriali, etc. Il tutto non solo attraverso l’adesione a realtà come “Avviso Pubblico” o l’associazione “Libera”, ma anche con l’organizzazione, spesso in collaborazione con altri soggetti, di incontri, iniziative, interventi rivolti alla cittadinanza e, in particolare, ai giovani.

Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?

Per assurdo, quello che è il maggior elemento a favore risulta essere anche, se non propriamente un ostacolo, sicuramente un limite. Mi spiego: rispetto alla promozione e diffusione della cultura della legalità trovo completa e assoluta sensibilità e disponibilità tra le giovani generaioni e i ragazzi delle scuole. Capita invece che analoga attenzione, a meno che l’evento o l’iniziativa sia di forte attualità, non la si riscontri tra chi appartiene ad altre generazioni, ovviamente ad eccezione di chi invece questi valori li vive come propri. Questo è evidentemente un limite ma, contemporaneamente, una linea programmatica sulla quale è necessario muoversi.

Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?

Essenzialmente strumenti per poterlo fare. Il che significa, per quanto riguarda i partiti, condivisione, aldilà dei diversi schieramenti e appartenenze, sugli strumenti legislativi; determinazione e speditezza nella loro predisposizione e approvazione; consapevolezza che questa è una battaglia comune, che deve essere fatta propria e vissuta in prima persona da tutti senza alcuna possibilità di distinguo; capacità e, prima ancora, volontà di individuare ed eliminare questi fenomeni anche al proprio interno. Per quanto riguarda l’impegno di chi ha responsabilità di governo, esso deve essere teso al sostegno della magistratura e delle Forze dell’Ordine e alla promozione e sostegno di iniziative ed attività, ad ogni livello, sulle tematiche della promozione della cultura della legalità.

Breve biografia di Antonio Bertoncello.

Nato il 17 novembre del 1947, a Caorle (VE), nel 1985 è stato eletto Consigliere Comunale a Portogruaro. Dal 1987 al 1990 ha svolto l’incarico di Presidente dell’Azienda Trasporti del Veneto Orientale. Nel 1991 è stato nominato Assessore al Bilancio e alle Attività Produttive del Comune di Portogruaro. Dal 1992 al 1995 ha svolto l’incarico di Vice Sindaco di Portogruaro e dal 1995 al 1999 quello di Assessore al Bilancio e al Personale. Dal 1999 al 2004 ha ricoperto nuovamente la carica di Vice Sindaco e nel 2004 è stato eletto Sindaco di Portogruaro. Dal 2010 è membro della Conferenza Permanente Regione – Autonomie Locali. Dal 2012 fa parte del Consiglio Nazionale ANCI. Dal 2013 è membro del Direttivo Regionale ANCI Veneto.

 

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