Mar, 2013-04-30 15:45 (Ultimo agg.: Lun, 2013-05-06 10:15)

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Presentata alla Camera dei Deputati la manifestazione promossa da Avviso Pubblico e Casa Memoria Impastato. Petizione popolare per preservare il casolare dove fu ucciso Peppino

Nelle foto, alcuni momenti della presentazione.

Roma, 30 aprile 2013

La memoria di Peppino Impastato, ma anche la realtà della buona politica realizzata dai tanti amministratori locali che si battono contro le mafie nel loro territorio, subendo minacce e intimidazioni. Ha questa duplice ambizione l’iniziativa “I cento passi dei Sindaci”, organizzata a Cinisi (Pa) l’8 e 9 maggio prossimi da Avviso Pubblico e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e presentata oggi in una conferenza stampa che si è tenuta presso la sala stampa della Camera dei Deputati, a cui ha partecipato anche il deputato Laura Garavini, già capogruppo Pd in Commissione Antimafia e i parlamentari Federico Gelli e Davide Mattiello.

L’8 maggio sono previsti la presentazione del rapporto “Amministratori sotto tiro”, curato da Avviso Pubblico, che illustra i tanti casi di intimidazione ad amministratori locali avvenuti nel corso del 2012 nel nostro paese, e una “veglia di preghiera per la legalità e la giustizia” presieduta da mons. Alessandro Plotti, vescovo di Trapani. Il 9 maggio, invece, alle ore 10.30 sarà inaugurata la Casa-museo Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, ristrutturata dopo il riconoscimento ufficiale di “Bene sotto tutela culturale” grazie al progetto sostenuto da Fondazione con il Sud. Nell’occasione saranno installate altre “pietre d’inciampo” dedicate a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Boris Giuliano, Carlo Alberto dalla Chiesa, alla presenza dei familiari. Subito dopo si terrà il corteo dei ragazzi delle scuole di Cinisi che si uniranno poi agli amministratori e alle associazioni per percorrere i “cento passi” che separano Casa Memoria dalla ex casa del boss Gaetano Badalamenti, mandante dell’omicidio. Successivamente, ci si ritroverà a Contrada Feudo presso il casolare dove venne assassinato Impastato, ora completamente abbandonato. Il corteo “storico” che da tanti anni parte da Radio Aut, a Terrasini, per arrivare a Casa Memoria avrà luogo il pomeriggio. Si chiude con una serata in cui verranno premiati Moffo Schimmenti, cantastorie madonita dal forte impegno civile, e i Têtes de Bois, nella persona di Andrea Satta.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con diverse organizzazioni sociali e sindacali: Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cnca, Emergency, Legambiente, Libera, Uisp.

“La nostra manifestazione”, ha spiegato Giovanni Impastato, presidente di Casa Memoria Impastato, “è importante perché aiuta a mantenere vivo il ricordo di Peppino e, con lui, di un pezzo di storia del paese, segnata profondamente dalla presenza delle mafie. Anche per questo ci stiamo battendo perché non vada definitivamente in rovina il casolare dove venne ucciso mio fratello: la memoria aiuta a formare gli anticorpi per i problemi che dobbiamo affrontare oggi. Stiamo raccogliendo le firme per una petizione popolare che chiede alla Regione Siciliana di espropriare la struttura, premessa necessaria per poterne assicurare una cura adeguata. Gli amministratori che verranno a Cinisi ci sosterranno in questa iniziativa”.

“È il secondo anno che realizziamo questa manifestazione in ricordo di Peppino coinvolgendo i tanti amministratori che, nel nostro paese, non hanno paura di sfidare le mafie”, ha affermato Gabriele Santoni, vicepresidente di Avviso Pubblico. “In un momento così difficile per le istituzioni, questa iniziativa ci presenta la buona politica che rischia in prima persona, che si impegna per garantire quanto sancito dalla Costituzione. In Italia registriamo un’intimidazione mafiosa contro un amministratore ogni 36 ore. Una realtà che anche quest’anno vogliamo documentare pubblicando il dossier Amministratori sotto tiro. Siamo convinti che accendere un faro su persone che, in genere, non finiscono sui giornali nazionali sia un modo per tutelare questa buona politica”.

“Le associazioni, il terzo settore in genere, possono e debbono fare della lotta alle mafie un aspetto fondamentale della loro azione”, ha dichiarato don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca). “È questo l’invito che viene da Cinisi. Le organizzazioni che aderiscono al CNCA, impegnate nel campo del disagio e dell’emarginazione, incontrano la criminalità organizzata in tante occasioni, e non solo al Sud, ad esempio occupandosi di droghe, prostituzione o gioco d’azzardo. Non possiamo lasciare l’impegno antimafia solo ad alcune associazioni ‘specializzate’. Siamo tutti coinvolti, compresi i partiti che non possono limitarsi agli spot. Per questo siamo davvero felici che Casa Memoria Impastato abbia deciso di aderire alla nostra Federazione: il CNCA sarà ancora più attivo in futuro per la legalità e contro le mafie”.

“La lotta dell’antimafia è la lotta di ogni giorno e questa manifestazione è un’occasione importante per ricordare che la libertà non si conquista mai per sempre”, ha affermato infine Claudio La Camera, direttore dell’Osservatorio sulla ndrangheta. “Casa Memoria ha assunto un nuovo valore grazie al riconoscimento ottenuto come bene culturale, testimonianza della storia collettiva e simbolo della lotta contro la mafia. Il partenariato con l’Osservatorio sulla ndrangheta ha dato la possibilità di far nascere un centro di studio e documentazione sulle mafie che vuole essere uno sguardo critico verso un piano criminale che lega sempre di più le mafie ai centri di potere economici, politici e culturali”.

Per info:

Giulia Migneco – Responsabile Ufficio stampa Avviso Pubblico
cell. 335 7305980 – email: stampa{AT}avvisopubblico.it

Mariano Bottaccio - Responsabile Ufficio stampa CNCA
cell. 329 2928070 – email: ufficio.stampa{AT}cnca.it

Rassegna Stampa

PRESENTAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DELLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DA AVVISO PUBBLICO E CASA MEMORIA IMPASTATO. PETIZIONE POPOLARE PER PRESERVARE IL CASOLARE DOVE FU UCCISO PEPPINO.
           

 

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