Gio, 2012-05-10 17:50
“I 100 Passi dei Sindaci”. Campinoti: beni confiscati, prevenzione e lotta alla corruzione, sostegno ai sindaci minacciati. Le priorità di avviso pubblico.
“I 100 passi dei Sindaci”, è questo il titolo della manifestazione che si è svolta ieri, mercoledì 9 maggio, a Cinisi (PA), in ricordo dei 34 anni trascorsi dall’uccisione di Peppino Impastato. I Sindaci e i Rappresentanti delle Istituzioni si sono ritrovati davanti a Casa Memoria, e da lì hanno percorso quei famosi “Cento passi”, la distanza che separa la casa dove un tempo viveva Peppino Impastato, oggi museo della memoria, dall’abitazione di Gaetano Badalamenti, il boss mafioso che ne decretò l’omicidio, oggi confiscata alla mafia e luogo di ritrovo per i tanti giovani siciliani e non.
I Sindaci e i tanti amministratori locali provenienti da diversi comuni italiani hanno percorso quei Cento passi con le loro fasce tricolori, a fianco dei tanti giovani che ogni anno arrivano a Cinisi da tutta Italia, e hanno scoperto la prima pietra d’inciampo di un percorso della memoria dedicato a Impastato e alle altre vittime di mafia.
L’iniziativa “I 100 passi dei Sindaci”, è stata promossa da Avviso Pubblico, e dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, per ricordare la figura di Peppino, il suo pensiero e la sua forte lotta per la difesa dei diritti di tutti, ma anche per sostenere i tanti amministratori locali che giornalmente lottano contro le mafie e portano avanti i valori della legalità democratica e costituzionale.
Prima della manifestazione, alle ore 9.30, i Sindaci hanno visitato Contrada Feudo, il casolare dove fu assassinato Peppino Impastato, un luogo abbandonato ma che tra poco sarà acquisito dalla Regione siciliana che, dopo le continue richieste del fratello di Peppino, Giovanni Impastato, vuole trasformarlo da luogo simbolo dell’efferata violenza mafiosa in museo della memoria e della testimonianza della resistenza.
La marcia si è aperta con la lettera inviata da Agnese Moro a Giovanni Impastato: “Mi piacerebbe tanto che un giorno potessimo ricordare i nostri cari non nel giorno della loro morte ma nel giorno nel quale festeggiamo la nascita della nostra Repubblica. Allora avrebbero davvero il loro posto, che non è quello di vittime ma di costruttori coraggiosi di un Paese in cui ci sia posto per tutti, con eguale dignità e rispetto”.
Dopo il corteo, alle ore 11,30, presso la Sala Consiliare “Peppino Impastato” del Comune di Cinisi, si è tenuta un’iniziativa pubblica intitolata Memoria e futuro, a cui hanno partecipato: Giovanni Impastato, fratello di Peppino, Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico, Gabriele Santoni, assessore della provincia di Pisa (e Vice presidente di Avviso Pubblico), Umberto Di Maggio, coordinatore regionale Libera Sicilia, Salvatore Palazzolo, Sindaco di Cinisi e Umberto Santino, centro siciliano di documentazione Peppino Impastato.
“Per Avviso Pubblico è stata un’occasione in cui facendo memoria abbiamo anche aggiornato l’agenda dei nostri prossimi lavori – ha dichiarato Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico - mettendo al centro l’impegno sui beni confiscati, e la nostra assoluta contrarietà alla loro vendita; l’impegno a fare di più contro la corruzione nel nostro Paese; l’impegno a continuare a stare vicino a tutti quegli amministratori che in tanti luoghi del nostro Paese fanno fatica e sono minacciati perché governano in maniera trasparente e nell’interesse della loro comunità”.
Le dichiarazioni dei Sindaci
“Per me essere qui significa molto, sia in termini di ricordo e di commemorazione, sia in termini di rinnovo di un impegno che le istituzioni devono porsi, non solo per la legalità di ogni giorno ma anche per ricordare questi eroi dell’antimafia.”. Giuseppe Nicosia, Sindaco di Vittoria
“Credo in questa manifestazione, in queste iniziative che speriamo portino anche qualcosa di concreto. Vogliamo che questi momenti non cessino mai anzi, che si alimentino sempre di più”. Giancarlo Lunardi, Sindaco di Vecchiano (PI)
“Un crocevia di passioni e di ideali. Credo che i valori di Peppino Impastato, che sono attualissimi, possano essere i valori della buona politica che Avviso Pubblico afferma. Credo che la bellezza di Peppino possa stare alla base dei programmi dei Sindaci del futuro”. Gabriele Santoni, assessore della provincia di Pisa
“Per me è una grande soddisfazione. Soddisfazione nel vedere che oggi la casa del mafioso è confiscata, mentre la casa del martire è un monumento nazionale. Questa è la soddisfazione più bella perché in questo caso la mafia ha perso, almeno per questa volta”. Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme
“Credo che questo sia un passo importante, un atto concreto forte verso quello che tutti noi ci auguriamo si riesca a risolvere e a portare avanti in tutta Italia, non solo in Sicilia: sconfiggere le mafie”. Tina Maccioni, Presidente del Consiglio Comunale di Pisa
“La testimonianza di un impegno che gli amministratori quotidianamente svolgono sui loro territori a difesa della legalità, di un campione della legalità quale è stato Peppino”. Orsini Fernando, Presidente del Consiglio Comunale di Mesagne (BR)
“Essere qua significa alzare la voce perché bisogna sfatare questo modo di pensare che gli amministratori sono tutti corrotti e noi ne siamo la testimonianza. Questo è il nostro modo di intendere la legalità e di portarla avanti”. Paola Viegi, Presidente del Consiglio Comunale di Cascina (PI)
“Penso che i cambiamenti veri vengano fatti dalle persone coraggiose ma anche da persone normali, dai cittadini e dalle istituzioni che giornalmente fanno la loro parte. Quella di oggi ne è una testimonianza”. Matteo Ferrucci, assessore del Comune di Vicopisano (PI)
“Essere qui oggi è un’ulteriore testimonianza in memoria di Peppino Impastato e contro la mafia. Siamo qui a testimoniare il fatto che Peppino, 34 anni fa, da solo ha lottato contro la mafia e adesso noi ci raccogliamo in sua memoria”. Filippo Di Stefano, Vicesindaco Comune di Carini
“Un giornata emozionante. Sentire parole di speranza in un periodo come questo e in una terra come Cinisi per me è stato fortissimo e spero sia stato importante anche per tutti i ragazzi che oggi sono qui”. Benedetta Rossi, assessore Comune di Pianoro
“Significa che c’è ancora tanto da fare, c’è ancora tanto da fare se è vero che, per la prima volta, quest’anno il mondo cattolico ha tributato un omaggio a Peppino Impastato nella sua città, c’è ancora tanto da fare se i Sindaci devono venire qui a testimoniare di fronte a finestre chiuse, c’è ancora tanto da fare e Avviso Pubblico lo fa ma deve farlo anche ognuno di noi nel suo piccolo impegno civile”. Michele Vencato, assessore del Comune di Valdagno
“E’ importantissimo essere qua insieme a tutto il coordinamento pisano. Crediamo che la cittadinanza e l’integrazione siano fondamentali per una cultura della legalità”. Isa Garosi, assessore Comune di Buti
“Per me essere qui oggi ha due valenze: una personale ed una amministrativa. A livello amministrativo quella di proseguire un progetto e a livello personale quella di continuare a lottare, a cercare di migliorare. Avere avuto la possibilità di essere qui mi da una forza in più a questo cammino”. Samuele Di Lascio, Consigliere Comunale di Cecina
“Essere qui è doveroso, è importante testimoniare a tanti l’uccisione di Peppino Impastato che si era impegnato contro il malgoverno, contro l’illegalità e per il benessere di questo luogo”. Fernando Mellea, assessore del Comune di Cascina
“Un ricordo e una testimonianza. L’idea di essere uniti realmente in una lotta comune contro qualsiasi forma di illegalità insieme a tanti altri sindaci” Elisabetta Tripodi, Sindaca di Rosarno
“Dovere di riconoscimento a chi ci ha preceduto, a chi effettivamente ha avuto il coraggio di andare avanti, di non rassegnarsi, ma anche memoria. Io penso che oggi sia soprattutto questo, l’esempio da seguire, la forza, le radici vere che ti sostengono”. Carolina Girasole, Sindaco Isola Capo Rizzuto
“Un’occasione importantissima non solo per ricordare e avere memoria ma anche per manifestare l’attualità di un momento importante per tutte le comunità, per l’affermazione dei principi della legalità, della trasparenza e della buona amministrazione”. Francesco Vasta, Sindaco di Campo Felice di Roccella
“Significa poter rappresentare una comunità piccola ma che ha un forte senso di responsabilità collettivo verso il resto del Paese e sostenere attivamente questo Paese, Cinisi, nella sua tradizione di lotta contro la mafia”. Pino Raimondi, Assessore comune Borgio Verrezzi
“Due giornate molto intense nella memoria di Peppino e Felicia Impastato dove abbiamo ricordato la sua vicenda di impegno personale, politico ma anche la sua voglia di guardare fino in fondo la realtà. Ma anche un’occasione in cui facendo memoria abbiamo aggiornato il nostro quaderno di lavoro su quello che dobbiamo da qui continuare a fare nell’interesse della democrazia e dello stato di diritto nel nostro Paese e nelle comunità che siamo chiamati governare”. Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico e Sindaco di Certaldo
“Un momento di riflessione collettiva significativa. I Cento passi che stamattina abbiamo percorso è un passaggio ideale, un simbolo della lotta concreta alla mafia. Un altro tassello importante per l’affermazione dei principi della legalità che si va ad inserire in quel mosaico che vogliamo completare come amministratori perché ci sentiamo il peso e la responsabilità rispetto a queste tematiche”. Filippo Torrigiani, assessore del Comune di Empoli
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Rassegna Stampa
- 2012-05-03 – «Mafia: il 9 maggio 'i 100 Passi dei sindaci' in ricordo di Peppino Impastato», Liberoquotidiano.it
- 2012-05-03 – «Palermo: i 100 passi dei sindaci per Peppino Impastato», Ecodisicilia.com
- 2012-05-03 – «Mafia:Impastato,i 100 passi dei sindaci», Ansa.it
- 2012-05-03 – «I 100 passi dei Sindaci in ricordo di Peppino Impastato», Improntalaquila.org
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