Gio, 2012-09-20 22:30
“L’onda grigia del cemento, tra malaffare e consumo di suolo”. Il resoconto del Seminario organizzato da Avviso Pubblico e Legambiente Veneto
“L’onda grigia del cemento, tra malaffare e consumo di suolo”. E’ stato questo il tema del seminario nazionale, organizzato da Avviso Pubblico e Legambiente Veneto, che si è svolto lo scorso 13 settembre, a Calalzo di Cadore (BL), presso la Casa Alpina. A introdurre e moderare i lavori è stato il giornalista Gianni Belloni.
Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico, ha dichiarato: “Noi ci battiamo per la legalità democratica e questo non vuol dire semplicemente ricordare a tutti che bisogna rispettare le regole ma occorre lavorare alla costruzione di esse, per creare un modello differente di sviluppo dei territori e riprendere quella che ormai è una vera e propria deregolamentazione urbanistica”.
A seguire si sono svolte alcune relazioni sul consumo di suolo, le rendite immobiliari, le regole urbanistiche e l’illegalità nel settore del cemento. Damiano Di Simine, Responsabile di Legambiente, ha posto il problema della velocità con cui si erode una risorsa principale quale è il suolo, presentando alcuni dati relativi all’urbanizzazione avvenuta negl’ultimi cinquant’anni in Lombardia: si tratta di tre volte in più rispetto a quanto si era urbanizzato nei precedenti 2000 anni.
“La legge del ’42 non aveva pensato alla velocità di urbanizzazione – ha affermato Di Simine - e questo ha moltiplicato la possibilità di consumare suolo ovunque, destrutturandone completamente il senso. Fare edilizia deve tornare a essere un’attività industriale non speculativa, un’attività di produzione; bisogna puntare sul recupero di un’idea di città come habitat di una comunità dove il paesaggio, ovunque si trovi, deve essere custodito, tutelato e preservato”.
Aldo De Chiara, magistrato, ha invece parlato delle connessioni tra criminalità organizzata e attività edilizia, ponendo una questione fondamentale. “Il collegamento tra abusivismo edilizio e criminalità organizzata è un fatto provato: mi chiedo quindi se ha ancora un senso dividere nettamente nell’ambito dell’organizzazione delle Procure, la sezione Ambiente e Territorio e i reati di criminalità organizzata”.
Successivamente Matteo Ceruti, avvocato, ha presentato i dati di un recente Rapporto Istat secondo il quale dagli anni ’70 fino al 2010 l’Italia ha perso circa il 30% della superficie agricola a favore della cementificazione, ovvero un territorio come la Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. “Penso che solo questo possa dare l’idea di una vera emergenza economica e territoriale di cui bisogna prendere atto nel nostro Paese. Spero quindi – ha concluso Ceruti - che venga approvata al più presto la bozza di disegno di legge quadro, presentata dal Ministro per le politiche agricole e forestali, in materia di valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo di suolo”.
Nella seconda parte del seminario sono state presentate proposte e buone pratiche amministrative che si possono mettere in campo per una politica responsabile e a tutela del bene comune. Roberto Fasoli, consigliere regionale, è intervenuto esponendo alcuni dati della Commissione parlamentare antimafia, che rivelano come il Veneto sia ormai una Regione che interessa alle mafie: infiltrazioni finanziarie sospette 1.518 nel 2011; reati di riciclaggio 42 casi; beni sinora confiscati 83 immobili e 4 aziende; denunce per usura 34 tra il 2010 e il 2011; denunce per estorsione 387 tra il 2010 e il 2011. “Bastano solo questi numeri per obbligare la politica a intervenire su una questione che sta diventando drammatica. Per questo motivo – ha dichiarato Fasoli - abbiamo presentato un progetto di legge, composto da ventidue articoli che disegnano un ampio ventaglio di azioni e interventi per prevenire comportamenti illegali e infiltrazioni criminali, e sostenere le forze dell’ordine, gli enti locali, la magistratura e le vittime del crimine organizzato e mafioso”.
Il seminario si è concluso con le esperienze del Comune di Reggio Emilia e di Merlino, enti soci di Avviso Pubblico. Franco Corradini, assessore del Comune di Reggio Emilia e responsabile del “Gruppo appalti” di Avviso Pubblico, ha presentato l’iniziativa del suo Comune sulla trasparenza nella gestione degli appalti. “Abbiamo messo on line tutti i bandi, gli esiti di gara, le informazioni sulle imprese appaltatrici e le informazioni sulle ditte subappaltatrici impegnate nella realizzazione d’interventi pubblici e questo rappresenta un ulteriore passaggio per ostacolare le organizzazioni criminali e per contribuire, in modo rilevante, alla promozione della cultura della trasparenza e alla difesa della legalità, sia verso i cittadini sia verso le stesse imprese”. Giovanni Fazzi, Sindaco del Comune di Merlino e responsabile del “Progetto Urbanistica” di Avviso Pubblico, ha infine presentato il Protocollo di legalità stilato e adottato dal suo Comune, per garantire la trasparenza nelle trasformazioni urbanistiche. “Il protocollo prevede dei premi in volumetria per le imprese in cambio di un impegno a comunicare la composizione della società, l’identificazione degli operai che operano nel cantiere, il numero dei mezzi che vi transitano, l’elenco di tutti i fornitori e dei subappaltatori – ha affermato Fazzi – al fine di consentire una scelta immobiliare trasparente e consapevole e per promuovere un’economia il cui obiettivo principale sia quello di contribuire allo sviluppo sociale e territoriale e non più quello di rincorrere la massimizzazione del profitto ad ogni costo”.
L’Ufficio Stampa
Giulia Migneco 335 7305980
stampa{AT}avvisopubblico.it