Mar, 2013-11-26 19:15 (Ultimo agg.: Mer, 2013-11-27 12:10)
Rosy Bindi: “La Commissione antimafia deve pensare ad un codice etico per la politica”. Il Presidente di Avviso Pubblico, Andrea Campinoti: “Un codice etico esiste già: è la Carta di Pisa. La Commissione antimafia dovrebbe diffonderlo e spendersi per farlo sottoscrivere”.
Questa mattina, martedì 26 novembre, a Palermo, durante un convegno, la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha affermato: "C'è una politica che lavora per irrobustire le ossa e i muscoli della società e un'altra che fa di tutto per fiaccarli. Questa Commissione antimafia, tra i suoi obiettivi, deve avere anche il ripensamento di un codice etico per la politica”.
A questa affermazioni replica il Presidente di Avviso Pubblico, Andrea Campinoti: “Condividiamo con la Presidente Bindi la necessità che la politica sia chiara e netta nel suo impegno per l’affermazione della cultura della legalità, perché la politica è indispensabile per costituire un solido argine contro le mafie, la corruzione ed il malaffare. Pensiamo, tuttavia, che un codice etico nel nostro Paese esiste già ed è la Carta di Pisa – ha proseguito Campinoti – che Avviso Pubblico ha presentato nel febbraio dello scorso anno e che diversi enti locali e singoli amministratori italiani hanno già sottoscritto e stanno per sottoscrivere.
La Carta è più di un semplice codice etico di autoregolamentazione. Frutto di un lavoro durato quasi un anno e portato avanti da un gruppo di esperti composto da giuristi, funzionari pubblici e amministratori locali, essa prescrive divieti e richiede a chi la sottoscrive di attuare azioni concrete che rendano trasparente, verificabile e documentabile l’attività politico-amministrativa svolta da ogni singolo amministratore.
La Carta di Pisa – prosegue Campinoti – è uno strumento che abbiamo pensato per tutte quelle amministratrici e quegli amministratori che, stanchi di sentirsi ripetere che “tutti i politici sono tutti uguali”, al contrario, amministrano con diligenza, imparzialità, disciplina e onore le loro comunità, così come prescritto dalla nostra Costituzione”.
“Riteniamo quindi – conclude Campinoti – che l’impegno della Presidente della Commissione parlamentare antimafia dovrebbe rivolgersi prioritariamente alla diffusione e all’invito alla sottoscrizione della Carta di Pisa, affinché la legalità sempre di più si pratichi e sempre meno si predichi. Da parte di Avviso Pubblico vi è la più completa disponibilità alla collaborazione”.
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