Gio, 2013-01-17 12:20
Roma, mercoledì 16 gennaio: Presentata la campagna promossa da Libera e il Gruppo Abele “Riparte il futuro”. Avviso Pubblico è il primo sostenitore della campagna
Ieri, mercoledì 16 gennaio 2013, a Roma, è stata presentata la campagna “Riparte il futuro” promossa da Libera e il Gruppo Abele, di cui Avviso Pubblico è il primo sostenitore. Erano presenti alla conferenza stampa: Don Luigi Ciotti, insieme a Francesca Rispoli, direttrice di Libera, Leonardo Ferrante, operatore del Gruppo Abele responsabile scientifico della campagna e Eugenio Orsi, responsabile della strategia digitale. La campagna ha l’obiettivo di impegnare i candidati di tutti i partiti politici a quella trasparenza che in altri Paesi dell’Unione è prevista dalla legge. “Riparte il futuro” chiede ai candidati di mettere in rete il curriculum vitae, la propria condizione reddituale e patrimoniale, l'eventuale presenza di conflitti d’interesse, la propria situazione giudiziaria. E li impegna a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l'art. 416 ter del Codice Penale, la norma che riguarda lo scambio elettorale politico-mafioso e che considera corruzione soltanto il passaggio di denaro dal rappresentante pubblico al corruttore mafioso, trascurando altre controprestazioni essenziali. Simbolo della campagna è un braccialetto bianco con la scritta #100 giorni, che i candidati firmatari indosseranno per i primi cento giorni della nuova legislatura.
Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco e Coordinatore del Gruppo di lavoro “Corruzione” di Avviso Pubblico, ha dichiarato: “Per Avviso Pubblico è molto importante sostenere questa campagna perché se l’obiettivo che la nostra associazione si propone è quello di una politica che accresca l’etica della responsabilità è fondamentale che chi si avvicina alla politica debba almeno presentare le cinque questioni che sono alla base di questa campagna: dal percorso personale e politico alla dichiarazione patrimoniale e dei redditi, nonché la propria situazione giudiziaria. Dobbiamo eliminare le zone grigie e i dubbi che troppo spesso hanno attanagliato i nostri politici in questi ultimi anni”.
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