Mer, 2014-04-09 11:00
Il Comune di Mottola (TA) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Luigi Pinto
Il Comune di Mottola, in provincia di Taranto, ha recentemente aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Luigi Pinto.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Dal maggio del 2012.
Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
Nel nostro paese sinora non sono state riscontrate azioni criminali e/o organizzazioni malavitose condizionanti le attività economiche del territorio e la stessa convivenza civile. In ogni caso abbiamo deciso di aderire all'associazione Avviso Pubblico per dare un segnale di azione permanente di attenzione e di controllo.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sicurezza e alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l'illegalità organizzata. Per noi impegnarci per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie significa sostenere questa battaglia, dove in prima fila, vi sono i corpi dello Stato impegnati nell'azione di repressione, ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata anche gran parte della società civile: giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e religioso. Un vasto variegato mondo dell'impegno civile che chiama le Istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità.
Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
Abbiamo messo in atto: percorsi di formazione scolastica, nei quali tutti gli enti si devono impegnare, in base alle loro competenze, per l'attivazione di percorsi di educazione alla legalità, alla democrazia e alla solidarietà nelle scuole del proprio territorio; percorsi di formazione sul territorio, ovvero azioni rivolte ai cittadini utili a far comprendere e ad informare; coordinamenti tra amministrazioni e scuole per concrete iniziative contro la dispersione scolastica; percorsi di formazione per gli amministratori e i dipendenti pubblici, valorizzando il patto di aiuto e sostegno reciproco tra enti territoriali e mondo dell'associazionismo, in un rapporto dialettico e costruttivo. Abbiamo poi promosso iniziative di solidarietà tra enti (cooperazione sia in manifestazioni di solidarietà attiva sia in progetti concreti), studi sulle procedure semplici che consentano agli enti di agire in perfetta trasparenza (ad esempio procedure in materie di appalti, gestione delle discariche, smaltimento dei rifiuti urbani) e progetti per lo sviluppo efficace di politiche giovanili concrete.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
L’Amministrazione comunale, fino ad ora, non ha riscontrato nessun ostacolo per la diffusione della cultura della legalità in quanto costituisce un fattore di civiltà che permea in profondità le personalità ed i comportamenti dei cittadini. La comunità mottolese è concorde con l’amministrazione nel riconoscere il valore della legalità collaborando e partecipando attivamente alle iniziative volte ad elaborare e diffondere un’autentica cultura dei valori civili.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Alla classe dirigente spetta oggi il compito di “organizzare la legalità”, offrendo ai cittadini le occasioni e gli strumenti per sottrarsi all'invadenza del contropotere criminale. E’ questo quello che chiediamo di fare ai partiti e a chi ci governa.
Noi come Amministrazione Comunale ci costituiremo parte civile a fronte di procedimenti penali e/o qualsiasi azione che confermi un abuso sul territorio riconoscendo che ogni istituzione deve fare la propria parte.
Nelle istituzioni più vicine ai cittadini (Comuni, Province, Regioni, Comunità Montane), oggi fortemente legittimate dal voto popolare diretto, una nuova classe dirigente si sta imponendo e sta seriamente lavorando, pur tra mille ritardi e difficoltà, in questa direzione. Una leva di amministratori e amministratrici che, al di là dell'appartenenza politico – ideologica, colloca il bene comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenta con l'etica della responsabilità, ricerca un dialogo con i cittadini e ne sollecita la partecipazione. Questo è quello che le Istituzioni devono fare per lottare più efficacemente contro la mafia.
Breve biografia di Luigi Pinto
Nato il 1° Gennaio 1959 nella Città di Mottola (TA), è sposato e padre di due figli. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bari, si è specializzato in Malattie dell'Apparato Respiratorio presso l'Università "La Sapienza" di Roma ed in Allergologia ed Immunologia Clinica presso l’Università di Bari.
Dal 1991 è dirigente medico presso l’Unità Operativa di Fisiopatologia Respiratoria e Pneumologia dell’Ente Ecclesiastico, dell’ Ospedale Generale Regionale “Miulli” di Acquaviva Delle Fonti. E’ autore di lavori scientifici in campo respiratorio e allergologico. Ha svolto corsi di perfezionamento nelle maggiori istituzioni mediche in Italia e all’estero.
Nell’ambito di un processo di maturazione, che in ogni medico avviene nello scorrere della sua professione, quello del legame tra il proprio territorio e la sua gente, la divulgazione del sapere medico, la prevenzione, il bene supremo della salute del singolo e della comunità, rappresentano uno dei maggiori segni e obiettivi auspicabili nella sua professione. Nel 2007 è stato eletto consigliere comunale per "La Margherita Democrazia e Libertà" e nel 2008 aderisce al neo costituente Partito Democratico. Nel 2009 viene eletto consigliere provinciale. Nell’ambito del Consiglio Provinciale, con il concorso di altri rappresentanti del versante occidentale, ha svolto un’azione determinante finalizzata alla costruzione e al miglioramento delle infrastrutture scolastiche e della viabilità.