ARCHIVIO STORICO DI AVVISO PUBBLICO

Comunicato Stampa

Beni confiscati. Replica di Campinoti a Maroni: «Va bene l’Agenzia, ma nel quadro di un riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati». Domani Romani a Monaco di Baviera

«Siamo d'accordo con l'istituzione di un'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati, ma all'interno di un quadro che veda valorizzato lo straordinario valore politico del riutilizzo a fini sociali dei beni e la ricerca di condizioni e procedure migliori per darvi attuazione”. E’ la replica di Andrea Campinoti, presidente nazionale di Avviso Pubblico alle dichiarazioni del Ministro dell'Interno Roberto Maroni, pronunciate in occasione della conferenza stampa svoltasi al Senato nei giorni scorsi per presentare le azioni del Governo in tema di lotta alla mafia. “Alle promesse devono seguire i fatti” -continua Campinoti- “Alla proposta di un’agenzia deve seguire il ritiro immediato dell’emendamento, inserito nella Finanziaria, che prevede la vendita all’asta dei beni confiscati ai mafiosi” “L’Agenzia” - continua il presidente di Avviso Pubblico - deve servire per accelerare i tempi che intercorrono tra il sequestro, la confisca, l’assegnazione e la destinazione per uso sociale, non per curare la vendita dei beni. Questi concetti sono stati scritti e votati all'unanimità nella relazione della Commissione parlamentare antimafia del 2007 e dal CNEL”. L’ unico modo per garantire che i beni immobili non tornino in mano ai mafiosi” conclude Campinoti “è quello di non venderli ai privati, ma utilizzarli per creare lavoro e condizioni capaci di riconoscere diritti laddove essi sono stati calpestati dai clan. I mafiosi, oltre che arrestati e incarcerati, vanno impoveriti”. Concetti che saranno ribaditi domani 12 dicembre a Monaco di Baviera, in occasione del convegno internazionale “Un’altra Italia”, al quale parteciperà Pierpaolo Romani coordinatore Avviso Pubblico.

Firenze, 11 dicembre 2009