Mer, 2010-09-01 13:15
A Niscemi ricordati Giuseppe Cutruneo e Rosario Montalto, uccisi dalla mafia. Il Sindaco Di Martino: “Subito un’associazione antiracket”
“Dobbiamo liberaci dalle mafie. Troppe vittime nella nostra città. Da Niscemi deve partire un percorso di legalità, con tutte le energie positive”. Con queste parole il sindaco di Niscemi, Giovanni Di Martino ha aperto la manifestazione in memoria di Giuseppe Cutruneo e Rosario Montalto, due giovani uccisi dalla mafia il 27 agosto del 1987 in via Filippo Turati mentre giocavano per strada vicino alle proprie case. Al ventesimo dell’uccisione dei giovani bimbi il primo cittadino chiama in raccolta la città per dire no alle mafie, anche alla luce degli atti incendiari che hanno devastato diversi esercizi commerciali e le auto di diversi cittadini. “Dobbiamo essere in grado- continua Di Martino- di garantire la convivenza civile a tutti i livelli. Ricordare i piccoli Cutruneo e Montalto, vuol dire ricordare che la mafia uccide, e quando sta in silenzio, uccide ancora, così come accade in questi giorni. Per questa ragione ho coinvolto il comitato provinciale per la sicurezza, per garantire ai cittadini la continua presenza dello Stato. In questa occasione le forze dell’ordine hanno, inoltre, assicurato che presidieranno ulteriormente il territorio di Niscemi. L’amministrazione comunale che rappresento ha avviato diversi percorsi per l’affermazione della legalità, coinvolgendo, in primis i cittadini in un percorso di cittadinanza attiva. Lo abbiamo fatto anche intervenendo in quella catena, che riguarda ad esempio la scuola. In un solo anno, grazie alle nostre attività, abbiamo ridotto la dispersione scolastica dell’80 per cento e con questo il rischio di devianza giovanile. Dobbiamo liberare Niscemi- conclude il sindaco- e per questo è necessario che le forze produttive si mettano insieme per costituire un’associazione antiracket. Il Comune metterà a disposizione anche i locali e contribuirà a questo percorso, perché Niscemi diventi capitale della legalità. Questo è possibile, perché 23 anni fa non era pensabile realizzare percorsi di legalità. E’ cresciuto il livello culturale e la storia di Niscemi può cambiare”. La cerimonia di commemorazione si è conclusa con l’invito ad un minuto di silenzio, in seguito, il sindaco ha deposto una cesta di fiori bianchi ai piedi della lapide in via Turati che ricorda: “Giuseppe Cutruneo e Rosario Montalto che la mafia crudele recide i boccioli, l’intraprendenza del bene ridona la vita ai gambi piegati”.