Ven, 2010-02-26 10:25
Nel vicentino, il Comune di Valdagno aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Alberto Neri.
Il comune di Valdagno, in provincia di Vicenza, ha recentemente aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, l’avvocato Alberto Neri.
Da quanto tempo ricopre la carica di sindaco?
Sono stato eletto per la prima volta nel giugno del 2004 e riconfermato del giugno 2009.
Perché il suo comune ha deciso di aderire ad avviso pubblico?
Con questa adesione, intendiamo portare il nostro contributo ad Avviso Pubblico, sostenendo l’associazione nella sua battaglia a livello nazionale per l’affermazione di una cultura della legalità
Inoltre, a livello locale, vogliamo portare all’attenzione anche dei valdagnesi, l’importanza di questo tema che, per quanto a Valdagno possa sembrare lontano, in realtà tocca le coscienze di tutti noi in quanto cittadini.
Cosa significa per lei impegnarsi per l'affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l'illegalità?
È evidente che la situazione di Valdagno è differente da quella di altri luoghi, dove l’infiltrazione mafiosa nei gangli della società prende forme più visibili. A Valdagno, dunque, l’affermazione della legalità significa soprattutto due cose: una decisa azione repressiva di tutte quelle forme di illegalità diffusa, che possono essere l’anticamera di cedimenti sul fronte della legalità; una decisa azione culturale preventiva, che coinvolga i cittadini, sensibilizzandoli al tema e mostrando loro i benefici quotidiani della promozione della legalità.
Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
La trasparenza dei processi amministrativi è un punto fondamentale, sul quale vogliamo continuare ad investire. Inoltre, già da tempo abbiamo imposto una linea di non tolleranza dell’illegalità diffusa, che reputiamo fondamentale continuare, per far comprendere a tutti che qui non c’è spazio per certi fenomeni.
Ora, l’obiettivo è quello di estendere il raggio di queste azioni e di inserirle in un ambito di discussione nazionale, attivando una linea culturale che coinvolga tutti i settori dell’Amministrazione. Intendiamo dar vita a un vero filo conduttore delle diverse iniziative culturali cittadine, così da portare l’affermazione della legalità al centro di numerosi processi. E lo faremo, ovviamente, a partire da quei progetti e iniziative che riguardano i più giovani.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Non posso dire di aver incontrato ostacoli particolari. L’unico vero rischio è rappresentato da un fenomeno che mi pare evidente, e cioè un continuo calo della coscienza civica, per cui gli interessi individuali, privati sembrano oggi dominare su quelli generali, pubblici. È un fenomeno che riguarda tutti e che pone qualche rischio anche sul fronte della legalità, anche in una situazione come quella di Valdagno dove certe degenerazioni sembrano distanti.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficaciemnte contro la mafia?
Direi essenzialmente due cose. La prima sono i mezzi adeguati per il controllo del territorio. C’è una continua richiesta, da parte dello Stato agli enti locali, di impegno e responsabilità sui fronti della legalità. A essa però non corrisponde mai un uguale stanziamento di mezzi e risorse. E questo non può che indebolire nel suo complesso l’azione di contrasto. È una situazione grave, che si sta sottovalutando.
La seconda è un’impostazione diversa della questione giustizia. Quello della giustizia è un grande tema nazionale, non è certo un problema di pochi eccellenti. Non si può più rinviare una riforma vera della giustizia, che tocchi le risorse, i tempi dei processi, la certezza della pena. E che non offra più indiretti ma pesantissimi cedimenti sul fronte della legalità.
Breve biografia di Alberto Neri
Alberto Neri svolge la professione di avvocato cassazionista.
È stato inoltre amministratore di numerose società, fra cui presidente della Fonti di Recoaro Spa, della Recoaro Spa, consigliere di amministrazione di Veneto Sviluppo. È inoltre revisore dei conti di alcune altre società. Da numerosi anni svolge attività politica, a diversi livelli. Dal 1970 al 1994 è stato consigliere comunale, di minoranza, del Comune di Valdagno e dal 1975 al 1985 Consigliere Provinciale della Provincia di Vicenza. È stato inoltre presidente del Consorzio per l’Integrazione delle Città di Schio e Valdagno. Dal 2004 è Sindaco del Comune di Valdagno, rieletto nel 2009 per un secondo mandato. È sposato ed ha tre figlie.
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