Sab, 2010-08-07 19:00
In memoria di Gaetano Costa
Il 6 agosto 1980, a Palermo, due killer a bordo di una moto spararono e uccisero Gaetano Costa, Procuratore della Repubblica. Costa aveva firmato di proprio pugno i mandati di cattura per Rosario Spatola e altri 54 mafiosi.
Originario di Caltanissetta, un passato da partigiano, era arrivato alla procura di Palermo nel febbraio del 1978, ma l'allora procuratore generale Giovanni Pizzillo gli negò il "possesso anticipato" del suo ufficio, consentendo che si insediasse solo a luglio, quando fu formalizzato il decreto di nomina. Costa, tra le sue varie attività, fu il magistrato che fece subito riaprire il fascicolo sull'omicidio di Peppino Impastato, militante di Democrazia Proletaria, avvenuto il 9 maggio 1978, che era stato "derubricato" a incidente.
A trent'anni dal delitto Costa non sono stati ancora individuati i responsabili: né gli esecutori, né i mandanti.
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