Perché aderire ad Avviso Pubblico? Testimonianze degli Amministratori locali che hanno scelto di aderire.
Lun, 2011-10-31 14:50

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Il Comune di Collecchio (PR) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Paolo Bianchi

Lo stemma del comune di Collecchio (PR).

Il Comune di Collecchio, in provincia di Parma, ha aderito alla nostra Associazione il 26 settembre 2011. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco, Paolo Bianchi.

Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?

Sono Sindaco dal giugno del 2009, questo è il mio primo mandato.

Perché il suo comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?

Perché il “contropotere” criminale, che si oppone alla democrazia ha acquisito, nei fatti, un’influenza ampia e diffusa ben oltre i confini dei territori da cui ha avuto origine e rappresenta la più forte minaccia alla convivenza civile, impedendo lo sviluppo e la crescita sociale. In questo ambito siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, in particolare le istituzioni più vicine ai cittadini come i Comuni. Gli enti locali devono impegnarsi ad assicurate le risorse necessarie per far funzionare gli strumenti culturali e sociali, funzionali a difendere l’obiettivo della legalità come sistema condiviso e riconosciuto.

Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?

Per un amministratore pubblico e, aggiungo, anche per me personalmente, è senz’altro una priorità, che deve essere tradotta in iniziative ed azioni capaci di veicolare con forza e chiarezza un unico messaggio, ovvero che la legalità è la condizione necessaria ed il valore imprescindibile per accedere, come singoli e come comunità, alla dignità della vita.

Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?

Il Comune di Collecchio promuove costantemente iniziative di informazione e sensibilizzazione in tema di lotta alle mafie. Il cartellone locale degli spettacoli propone eventi di teatro civile che sono dedicati a storie di mafia: da quella di Peppino Impastato a Giuseppe Fava, o ancora il monologo di Giulio Cavalli ‘A cento passi dal Duomo’ sul tema della mafia al nord. Nel dicembre 2010 abbiamo aderito al protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, sottoscritto insieme alla Prefettura ed alla Provincia di Parma.

Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?

Fortunatamente appartengo e posso contare su una comunità molto ‘sana’ dal punto di vista della coscienza e della partecipazione alla vita civile, coesa e fondata sul principio del rispetto delle regole. Ogni evento o iniziativa organizzati in merito hanno ottenuto un riscontro positivo, specchio di un’attenzione matura riguardo ad un tema solo apparentemente lontano dal nostro quotidiano, ma così insidioso da richiedere a tutti di stare in guardia.

Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?

Legalità. So che questo richiede un fortissimo impegno che può realizzarsi solo mettendo al centro il bene comune, al di sopra di qualsiasi interesse particolare, ma è l’unica strada per rendere compiuta la democrazia. Per fare questo bisogna partire proprio dal Governo centrale. Si tratta di un cammino di educazione civile che funziona, come qualsiasi percorso educativo, soprattutto con il buon esempio.

Breve biografia di Paolo Bianchi

Paolo Bianchi, Sindaco di Collecchio (PR).

Classe 1962, sposato, ha quattro figli. Lavora nel Gruppo Parmalat in qualità di responsabile tesoreria di Parmalat Distribuzione Alimenti srl. Nella stessa azienda è stato delegato sindacale CGIL dal 1998 al 2004. Il suo percorso politico è segnato, dal 1996 al 2004, dal ruolo di coordinatore dell’Ulivo, a Collecchio. Durante le giunte precedenti, è presidente del Consiglio Comunale di Collecchio dal 1999 al 2004 e membro delle commissioni consiliari Bilancio e Statuto-Regolamenti. Dal 2004 al 2009 è stato assessore alla sanità, servizi sociali, farmacia comunale ed edilizia pubblica e privata. Nelle elezioni del giugno 2009 è stato eletto primo cittadino del Comune di Collecchio.

 

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