Mar, 2012-04-03 14:55 (Ultimo agg.: Mer, 2012-04-04 15:05)
Il Comune di Borgio Verezzi (SV) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Renato Dacquino
Il Comune di Borgio Verezzi, in provincia di Savona, giorno 28 dicembre 2011 ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Renato Dacquino.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Sono stato eletto nel maggio 2011.
Perché il suo comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
La nostra Amministrazione crede nei seguenti valori: ascolto, rispetto, razionalità, rapidità, fatti concreti, etica e spirito di gruppo. E’ stato facile quindi per l’Assessore ai Servizi alle Persone coinvolgere tutti noi, e anche la minoranza, in questa scelta.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Io credo che parole come legalità, democrazia e libertà sono l’essenza del nostro vivere comune. Essere impegnati vuol dire ogni giorno essere coerenti con queste parole, metterle in pratica, viverle e farle vivere con il buon esempio e la trasparenza delle scelte. Un buon metodo è quello di lavorare in gruppo: si crea valore, si migliorano le decisioni, si è trasparenti e si generano comportamenti virtuosi.
Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
L’Amministrazione ha avviato un percorso di collaborazione con le scuole locali denominato “Il filo della memoria” che ha messo in relazione le più importanti date di ricorrenza (dal 4 novembre al 2 giugno) in un percorso di iniziative in cui è prioritario la riflessione sul senso dell’essere e del diventare Cittadini. Ha poi organizzato vari incontri con i cittadini, coinvolgendo in queste occasioni anche il Procuratore Giancarlo Caselli. Ha infine creato la Consulta del Volontariato con le numerose Associazioni di diversa origine e vocazione.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Abbiamo l’entusiasmo e il consenso di chi ha iniziato una bella avventura. Adesso però prevedo ostacoli generati dall’attuale situazione di crisi. Ma a questa crisi, prima di tutto, si deve reagire adottando nuovi stili di vita, creando una comunità solidale e ascoltando le vere esigenze dei cittadini.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Avere attenzione alla vita reale, ascoltare le persone perché credo che l’esempio positivo sia contagioso. E’ fondamentale poi stare vicini agli Amministratori locali sul serio e nei fatti. La mafia si vince con una comunità forte e sinergica alle Istituzioni. La mafia uccide la libertà e la bellezza e una grande comunità deve stare unita per difendere questi due valori.
Breve biografia di Renato Dacquino
Renato Dacquino è nato a Terzo (AL), il 28 aprile del 1950. Da sempre impegnato a livello locale in varie realtà, ha poi ricoperto la carica di Consigliere Comunale per tanti anni. Il suo percorso è però legato soprattutto al mondo del lavoro. Ha realizzato significative esperienze in aziende multinazionali e nazionali, ha ideato progetti insieme ad importanti Associazioni nazionali (ad esempio Cittadinanzattiva) e ha avuto modo di portare nel mondo del lavoro un impegno sempre finalizzato alla creazione di valore e al rispetto delle risorse umane.