Mer, 2012-05-16 13:45
DDL CORRUZIONE. CAMPINOTI: “LO SI APPROVI IN TEMPI RAPIDI. LA CORRUZIONE, INSIEME ALLE MAFIE E ALL’EVASIONE FISCALE, STA DISTRUGGENDO L’ITALIA”
Dopo aver letto l’articolo di Giovanni Bianconi, pubblicato sul Corriere della Sera di oggi, il Presidente di Avviso Pubblico, Andrea Campinoti dichiara:
«Esprimiamo la nostra preoccupazione per il rischio concreto che il disegno di legge anticorruzione non sia approvato ovvero che il testo dell’articolato di legge risulti inadeguato per prevenire e contrastare il pagamento, a vario titolo e con diverse modalità, di tangenti.
A vent’anni da Mani Pulite, in un Paese in piena crisi economica ed occupazione, dobbiamo registrare un aumento della diffusione della corruzione, del suo carattere sistemico e dei suoi costi, stimati dalla Corte dei Conti in 60 miliardi di euro annui.
La corruzione sottrae risorse pubbliche destinate a finanziare servizi che riconoscono diritti ai cittadini, altera i meccanismi della libera concorrenza e della democrazia, fa perdere credibilità al Paese, allontana gli investimenti stranieri, rafforza il malaffare. La corruzione, insieme alle mafie e all’evasione fiscale, sta distruggendo l’Italia.
Nell’ultima classifica mondiale sulla percezione della corruzione, redatta da Transparency International, l’Italia si colloca al 69° posto, superata da paesi economicamente e socialmente più svantaggiati del cosiddetto terzo e quarto mondo.
Secondo l’ultimo rapporto di Eurobarometro, pubblicato nel febbraio di quest’anno, l’87% dei cittadini italiani ritiene la corruzione un serio problema, a fronte di una media europea del 74%. Il 95% degli italiani, inoltre, ritiene che vi sia corruzione nelle proprie istituzioni nazionali (in crescita del 6 per cento rispetto a 2 anni prima), il 92% in quelle regionali e locali (la media europea è, rispettivamente, del 79 e 75 per cento). Sempre nel rapporto di Eurobarometro, si legge che il 12 % degli italiani si è visto chiedere una tangente nei dodici mesi precedenti (la media europea è dell’8 per cento) e il 75% dei nostri connazionali ritiene che gli sforzi del governo per combattere la corruzione siano stati inefficaci (la media europea è del 68 per cento).
Di fronte a questo drammatico scenario, raccontato non solo dai dati autorevoli e attendibili che abbiamo citato, ma anche dalle diverse inchieste giudiziarie e giornalistiche che si susseguono a ritmo ormai quotidiano, la politica ha un’occasione importante ed unica per recuperare senso e credibilità: quella di approvare in tempi rapidi un DDL anticorruzione che contenga una norma di ratifica della Convenzione di Strasburgo del 1999 – così come richiesto anche dal milione di cittadini che hanno sottoscritto la petizione di Avviso Pubblico e Libera – stabilisca norme precise in materia di incandidabilità e decadenza da ruoli pubblici, nonché in materia di trasparenza e l’integrità nella pubblica amministrazione e nei mercati».
Andrea Campinoti
Presidente di Avviso Pubblico