Lun, 2011-06-20 09:25
Il Comune di Banchette (TO) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Maurizio Cieol
Il Comune di Banchette, in provincia di Torino, il 29 novembre 2010, ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Maurizio Cieol.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Sono stato eletto per la prima volta nel giugno del 2004 e riconfermato nel giugno del 2009.
Perché il suo comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
Perché in una nazione dove l’illegalità e i comportamenti mafiosi sono molto diffusi è necessario esplicitare la propria scelta di campo. Questa decisione, seguita ovviamente dai comportamenti, è fondamentale per contrastare le mafie.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Significa fare delle cose concrete per impedire infiltrazioni mafiose. Nell’ambito del Comune questo deve attuarsi, nella sostanza, in due modi: vigilare gli appalti nella fase di gara e soprattutto nella fase di realizzazione; trasmettere fiducia alla popolazione in modo tale da essere un punto di riferimento per i cittadini colpiti da comportamenti malavitosi. Essi devono trovare nell’amministrazione un supporto per contrastare il crimine organizzato e i suoi affari.
Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
Le attività e i progetti che il Comune di Banchette intende promuovere per una cultura della legalità democratica sono legati alla partecipazione delle iniziative sovracomunali. Nella realtà eporediese oltre ai comportamenti dei punti precedenti le iniziative devono essere coordinate con i comuni limitrofi su una vasta area.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Nel nostro caso si può dire che sinora non abbiamo incontrato ostacoli particolari alle nostre attività. Allo stato attuale il Consiglio comunale, la società civile di Banchette ed i Comuni limitrofi sembrano molto solidi nel lavorare per una società che contrasta i comportamenti malavitosi. Il tessuto sociale pare coeso e sostanzialmente sano. E’ d’obbligo il condizionale in quanto molti comportamenti non appaiono subito in modo chiaro ed è evidente che la situazione generale di crisi economica e morale può determinare degenerazioni anche in situazioni solide.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Ai partiti e a chi ci governa chiederei di rompere con il sistema del potere mantenuto a tempo indeterminato che si autoalimenta; il ricambio degli uomini; di inserire limiti di mandato su cariche come il Presidente di Regione. I partiti devono darsi regole in modo da garantire il ricambio e le istituzioni devono garantire i controlli nella realizzazione dei grandi appalti in termini di trasparenza delle aziende, costi e qualità degli interventi. In sostanza dovrebbero applicare le “semplici regole” del buongoverno.
Breve biografia di Maurizio Cieol
Maurizio Cieol è da sempre impegnato nell’attività politica. Iscrittosi al partito comunista nel 1975, è stato segretario del PCI Olivetti Scarmagno dal 1977 al 1980. Dal 1980 al 1994 è stato segretario del PCI-PDS. Dal 1994 al 1999 ha ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale di Banchette (TO) e, in seguito, dal 1994 al 2004 di Assessore all’Urbanistica. Nel 2003 ha presieduto il Consorzio Canavese (bacino 17, gestione rifiuti).