Ven, 2006-03-03 12:52

Carovana Nazionale Antimafia 2003
In viaggio per la legalità e la giustizia sociale

Anche quest'anno vogliamo ritrovarci per le strade, le piazze, i vicoli delle città, con i compagni di strada dell'Arci e di Libera, e con le tante donne, uomini e bambini che partecipano alla Carovana, per camminare insieme, per ascoltarci, per “esercitare” la nostra memoria, per difendere il nostro pensare, il valore della legalità, della libertà e della Pace.

Vogliamo attraversare il Paese, fermarci in quei territori che mostrano i segni della violenza e del dramma ed essere testimoni di speranza.

Vogliamo continuare a pensare che è possibile costruire insieme un mondo più giusto dove il valore della Pace possa essere guida nel cammino quotidiano del vivere sociale.

Ci incontreremo con i tanti giovani che esprimono la loro passione civile, per affermare che è con la partecipazione che si scrive la Storia delle comunità; che è attraverso il confronto tra le differenze e le diversità che si costruisce un cammino di giustizia.

Accanto a questi giovani, a tutti i cittadini, vogliono esserci gli amministratori di Avviso Pubblico.

Oggi più che mai gli amministratori di Avviso Pubblico sentono l'esigenza di affermare il valore della libertà e della giustizia sociale, perché nel Paese avvertono vecchie e nuove forme di insicurezza, perché non vogliono che le città possano essere luoghi di disperazione e di solitudine.

Ecco perché diventa importante ripercorrere le strade, “abitare” ancora i luoghi, le tante città che si è tentato di costruire là dove c'era il deserto o riedificare dove c'era devastazione, cercando di strappare, con tanta fatica, territori alla cultura mafiosa e della corruzione.

Per gli amministratori di Avviso Pubblico è un dovere continuare a ritornare in questi territori, che non devono sentirsi abbandonati. In un momento in cui tanti sono i segnali che preoccupano e in cui si percepisce il pericolo che la cultura mafiosa, la cultura della sopraffazione, della violenza, possa ritornare ad occupare le città, a creare il “deserto”, la solitudine, le insicurezze.

Di fronte a politiche che vogliono i cittadini “ospiti” delle loro città, senza memoria, senza speranza, oggi ci si vuole assumere una grande responsabilità, quella di avvicinare i cittadini alla politica, alla partecipazione.

Affermare che chiunque governa i territori deve sentire forte che i valori della legalità, della solidarietà e della pace sono i valori fondanti della nostra stessa democrazia.

Riprendiamo il cammino dunque, che è il cammino delle nostre idee, per costruire città da “abitare”, dove i bambini, gli anziani, le donne e gli uomini, mettono insieme, memoria, sogni, pensiero e creano il futuro.

Andrea Campinoti - Presidente Avviso Pubblico

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