Ven, 2006-03-03 12:52

Torino - 21 marzo 2006

XI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. "Città industriali, città industriose... città giuste"

Il 21 Marzo, Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime delle Mafie, riporta questo tema al giusto rilievo di emergenza nazionale, riassumendo nei contenuti, nella partecipazione, nella memoria e nell'entusiasmo tutte quelle realtà, istituzionali e non, quelle persone e quei giovani che quotidianamente ribadiscono con coraggio il loro “no alle mafie”.

Ritorna al nord, dopo il decennale a Roma, riaffermando la drammatica constatazione di quel legame che accomuna tutta l'Italia, talvolta con meno evidenza in alcuni luoghi dove sono assenti fenomeni di violenza che destano allarme sociale, contribuendo a porre una pesante “zavorra” sull'economia del nostro paese e sull'affermazione della legalità democratica in ogni sua parte.

Un 21 Marzo dedicato alle “reti”, quelle reti che promuovono qualità sociale, del vivere, adoperandosi per costruire una legalità e una giustizia sociale “praticata” e non “urlata”, “vissuta” e non solo attesa.

Di queste reti Avviso Pubblico è un'espressione, un insieme di enti locali e regioni che riconoscono, su base nazionale, identità di valori, di azioni per costruire opportunità e percorsi di democrazia all'interno dei propri territori, per affermare ogni giorno l'importanza di accompagnare al rispetto delle leggi e delle procedure un'attenzione a tutte quelle iniziative e attività che garantiscono diritti, e in particolar modo quelli sociali, rendendoli esigibili.

Una rete di amministratori e amministrazioni che si assumono l'impegno di “organizzare” la legalità nei propri territori, promuovendola come percorso di crescita a livello didattico ed educativo, praticandola nell'agire amministrativo, dichiarandola come elemento qualificante della propria attività politico – amministrativa.

Un 21 marzo dei “vivi”, di tutti coloro i quali nell'affermare questa scelta di campo, mettono a rischio la propria incolumità e la propria vita, che rinnova l'impegno di tutti, delle istituzioni e della società civile, nel rispetto e nel ricordo dei tanti che hanno pagato a caro prezzo il “no alle mafie”.

Su queste premesse Avviso Pubblico continua il suo percorso a livello nazionale, nell'essere vicino a Libera e agli altri compagni di viaggio nella Carovana Nazionale Antimafie, richiamando dal nord al sud tante amministrazioni e amministratori a condividere i nostri valori e le nostre attività, portando assistenza e rete a chi dimostra di essere più in difficoltà o isolato, riaffermando la centralità degli enti locali e delle regioni nella comune battaglia contro le mafie.

La prosecuzione della collana i Quaderni di Avviso Pubblico, strumento di aggiornamento per amministratori e funzionari, frutto di momenti seminariali di approfondimento, rinnova l'impegno a favore di una formazione costante su questi temi, cui si unisce una sempre maggiore attenzione al rapporto tra istituzioni e mondo della scuola quale elemento per accrescere una cultura della legalità che sia patrimonio condiviso in ogni territorio.

L'attività di sensibilizzazione degli enti soci e di tutti coloro i quali incontriamo nel nostro lavoro ci riporta ad un'Italia che crede nella possibilità di sconfiggere le mafie, in cui le istituzioni devono assumersi un ruolo centrale nel contrasto e soprattutto nella prevenzione del fenomeno mafioso, riconoscendo in esso un contropotere che lede l'esercizio dell'attività amministrativa, andando a sostituirsi ai processi democratici, influenzando pesantemente processi di sviluppo economico e sociale in atto, riducendo la fiducia nella democrazia elettiva e nell'esercizio dei diritti che essa può e deve garantire.

Una giornata in cui assumersi l'impegno di rinnovare quotidianamente le motivazioni che ci portano in piazza, auspicando che non siano solo omicidi efferati o, più semplicemente, le cronache quotidiane a ricordarci la presenza strisciante e al tempo stesso costante delle mafie nel tessuto economico, politico e sociale, facendo sì che queste motivazioni e questi valori siano la base per affermare con forza “21 marzo sempre”.

Roberto Montà - Vice Presidente di Avviso Pubblico

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