Lun, 2013-04-22 13:20

» Archivio notizie

Reggio Emilia: inaugurato il “Centro di documentazione sulle mafie”, un servizio unico in regione. L’intervista a Franco Corradini, referente regionale di Avviso Pubblico dell’Emilia Romagna.

Franco Corradini, assessore del Comune di Reggio Emilia e referente regionale di Avviso Pubblico dell’Emilia Romagna.
Alcuni momenti dell'inaugurazione del 21 marzo 2013.

A Reggio Emilia, il 21 marzo 2013, è stata inaugurata la nuova sede del “Centro di documentazione sulle mafie”, il primo esistente in Emilia Romagna. Avviso Pubblico ha intervistato Franco Corradini, assessore del Comune di Reggio Emilia e referente regionale di Avviso Pubblico dell’Emilia Romagna, per conoscerne le motivazioni, le finalità e gli scopi di questa nuova struttura.

Che significato assume l’apertura di un Centro di documentazione sulle mafie in una città come Reggio Emilia?

Negli ultimi anni a Reggio Emilia è stata fatta un’azione di comprensione del fenomeno mafioso. L’apertura di questo Centro di documentazione è un atto concreto per continuare su questa strada ed è parte della strategia di lungo periodo che il Comune si è dato, basata sulla trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini. E’ importante tenere molto alta l’attenzione perché oggi le mafie sono presenti nei nostri territori e dobbiamo capire chi sono e come agiscono. Attraverso la documentazione si scoprono le relazioni fra i vari luoghi, le famiglie e i settori di affari. In questo modo la rendiamo visibile. Il Centro è anche uno strumento fondamentale per chi studia e per le nostre coscienze.

Com’è nata l’idea e a quale scopo?

Il Centro in questo momento è un unicum in Regione. L’idea è nata da un confronto con le associazioni sul territorio reggiano. L’intenzione è quella di dare continuità ad un lavoro che l’amministrazione comunale aveva iniziato sin dal suo insediamento, attraverso la stesura di alcuni testi di documentazione sul fenomeno mafioso. Ci piacerebbe rendere stabile e permanente questo lavoro, coinvolgendo tutti i cittadini, per permettere loro di avere un luogo dove accedere alle informazioni. Il Centro è stato pensato per essere un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono documentarsi sulla situazione a Reggio e nella regione Emilia Romagna. Sarà un elemento di promozione della legalità offerta alle scuole, al mondo della ricerca e a tutte le persone e associazioni interessate.

Che tipo di documentazione mettete a disposizione degli utenti e quali attività vengono promosse dal Centro?

Al Centro si trova la documentazione più completa e aggiornata dei fatti malavitosi e criminali di Reggio e della Regione. Si possono consultare tutte le rassegne stampa sulla criminalità organizzata dal 2005 ad oggi e migliaia di pagine di sentenze, relazioni della Direzione investigativa antimafia, della Direzione nazionale antimafia e delle commissioni parlamentari antimafia. Entro aprile arriveranno anche le prime tesi di laurea sulle presenze mafiose nei nostri territori. All’interno del Centro si possono inoltre svolgere convegni, corsi e tante altre attività di sensibilizzazione.

Quali sono le funzioni principali del centro?

Il Centro ha varie funzioni. Fare in modo che tutti gli studi, atti e testimonianze relative al fenomeno mafioso nella città e nella Regione, siano consultabili in modo ordinato da tutti i cittadini, ricercatori, associazioni e scuole. Vuole inoltre creare un sistema di relazioni con altri centri di studio, realtà impegnate su questi temi, in modo tale da poter costantemente implementare e aggiornare la banca dati. In questo senso è stato fondamentale il confronto con l’associazione Avviso Pubblico, soprattutto per quanto riguarda le scelte operative.

Da chi e in che modo viene gestita la struttura?

C’è un partenariato con Libera Reggio Emilia e con l’associazione Papa Giovanni XXIII e abbiamo una figura di riferimento che gestisce tutte le informazioni. Il referente del Centro è presente il martedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 ma per i cittadini è possibile consultare il materiale anche in altre giornate. Ha inizialmente collaborato con noi anche il Professor Enzo Ciconte, docente di Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre, che ci ha indirizzato sulla raccolta del materiale. Volevo, infine, sottolineare che la scelta del luogo non è stata casuale. La sede della struttura si trova in via Filippo Re 11/B, una zona del centro storico che è oggetto da sempre di particolari attenzioni sui temi della convivenza. E’ inoltre vicino a tre istituti scolastici superiori ed essendo sulla strada è anche più visibile e accessibile alla cittadinanza.

Per maggiori informazioni contattare la referente del Centro:

Duri Annalisa
Tel. 327 8781111 
annalisa.duri{AT}municipio.re.it

A cura di Giulia Migneco

REGGIO EMILIA: INAUGURATO IL “CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULLE MAFIE”.
           

 

torna su

social buttons facebook twitter youtube skype

Carovana antimafie 2014

I Cento Passi dei Sindaci 2014

"Amministratori sotto tiro. Intimidazioni mafiose e buona politica". Scarica il Rapporto di Avviso Pubblico.

La “Carta di Pisa”, il codice etico di Avviso Pubblico per gli enti e gli amministratori locali.

5a Festa nazionale di Avviso Pubblico a Lamezia Terme, il 25 e 26 ottobre 2013.

Carovana Antimafie 2013. "Se Sai Contare Inizia A Camminare"

XVII Giornata della Memoria e dell'Impegno

A Cinisi (Pa), l'8 e il 9 maggio, "I Cento Passi dei Sindaci", giornata in ricordo di Peppino Impastato

Politicamente Scorretto a Casalecchio di Reno (BO), dal 19 novembre al 6 dicembre 2013.

"mettiamoci in gioco", campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo

Perché aderire ad Avviso Pubblico? Testimonianze degli Amministratori locali che hanno scelto di aderire.

Teatro Civile Network - Un progetto di Avviso Pubblico

Speciale DDL 2226: normativa, dossier, resoconti

Lo speciale di Avviso Pubblico con: normativa, dossier, resoconti parlamentari.

Speciale beni e aziende confiscate: i dati, i documenti e la discussione in Parlamento

Lo speciale di Avviso Pubblico con: dati, documenti, resoconti parlamentari, normative, siti internet di riferimento.

Le dichiarazioni degli amministratori

Le dichiarazioni degli amministratori per dire NO alla vendita dei beni, confiscati alla mafia.

Ordini del giorno dei Comuni contro la vendita dei beni confiscati

Gli Ordini del giorno dei comuni per dire NO alla vendita dei beni, confiscati alla mafia.