Lun, 2014-04-07 11:00 (Ultimo agg.: Lun, 2014-05-05 10:45)

» Archivio notizie

I nuovi schiavi: in cammino contro la tratta degli esseri umani. La Carovana antimafie riprende il suo viaggio per i diritti, la giustizia sociale, la legalità democratica

Partirà da Roma il 7 aprile e concluderà la prima parte del suo viaggio il 15 giugno in Sicilia, dopo aver attraversato tutta l’Italia, la Carovana antimafie 2014, di cui quest’anno ricorre il ventennale.

Nata infatti nel 1994, su iniziativa di Arci Sicilia, la Carovana compie 20 anni e terminerà simbolicamente il suo viaggio proprio sull’isola siciliana, per poi riprendere in autunno il cammino verso la Romania, la Francia e Malta.

Il tema di questa edizione è quello della tratta degli esseri umani, ormai un core business della criminalità organizzata, che trova laute fonti di guadagno nello sfruttamento dei migranti.

Ciascuna tappa sarà occasione per condividere idee, informazioni, approfondimenti sui temi affrontati, saldare le esigenze e le proposte dei territori con quelle elaborate nazionalmente, organizzare momenti pubblici di confronto, dare evidenza alle buone pratiche diffuse in tante parti della nostra penisola.

In questo percorso, Carovana incontra il progetto internazionale Cartt (Campaign for Awareness Raising and Training to fight Trafficking), articolando il tema della tratta nei diversi aspetti di sfruttamento del lavoro: in Francia nel campo dell’edilizia, in Romania in quello minorile, a Malta nel settore turistico. In Italia il tema sarà lo sfruttamento del lavoro domestico, di cui sono vittime soprattutto le badanti straniere, in mano di organizzazioni che operano nell’Europa dell’Est.

Si cercherà di mettere a fuoco le modalità con cui le mafie si impadroniscono di ampie porzioni del mercato del lavoro, approfittando di un contesto sociale profondamente lacerato dalla crisi economica. L’obiettivo è quello di utilizzare la conoscenza del fenomeno per dotarsi di strumenti in grado di contrastarlo, tentando di restituire libertà, diritti e dignità a chi è finito nella mani dei trafficanti di esseri umani.

In Italia la Carovana è organizzata da Arci, Libera, Avviso Pubblico con Cgil, Cisl e Uil e con la Ligue de l’Enseignement, organizzazione francese che si batte per una educazione pubblica e laica.

Il diario del viaggio, corredato di foto e video, sarà pubblicato sul sito www.carovanaantimafie.eu e sulla pagina facebook Carovana Internazionale Antimafie.

Materiali e dati sulla Carovana antimafie 2014:

Il video di presentazione della Carovana antimafie 2014:

 

torna su

social buttons facebook twitter youtube skype

Carovana antimafie 2014

I Cento Passi dei Sindaci 2014

"Amministratori sotto tiro. Intimidazioni mafiose e buona politica". Scarica il Rapporto di Avviso Pubblico.

La “Carta di Pisa”, il codice etico di Avviso Pubblico per gli enti e gli amministratori locali.

5a Festa nazionale di Avviso Pubblico a Lamezia Terme, il 25 e 26 ottobre 2013.

Carovana Antimafie 2013. "Se Sai Contare Inizia A Camminare"

XVII Giornata della Memoria e dell'Impegno

A Cinisi (Pa), l'8 e il 9 maggio, "I Cento Passi dei Sindaci", giornata in ricordo di Peppino Impastato

Politicamente Scorretto a Casalecchio di Reno (BO), dal 19 novembre al 6 dicembre 2013.

"mettiamoci in gioco", campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo

Perché aderire ad Avviso Pubblico? Testimonianze degli Amministratori locali che hanno scelto di aderire.

Teatro Civile Network - Un progetto di Avviso Pubblico

Speciale DDL 2226: normativa, dossier, resoconti

Lo speciale di Avviso Pubblico con: normativa, dossier, resoconti parlamentari.

Speciale beni e aziende confiscate: i dati, i documenti e la discussione in Parlamento

Lo speciale di Avviso Pubblico con: dati, documenti, resoconti parlamentari, normative, siti internet di riferimento.

Le dichiarazioni degli amministratori

Le dichiarazioni degli amministratori per dire NO alla vendita dei beni, confiscati alla mafia.

Ordini del giorno dei Comuni contro la vendita dei beni confiscati

Gli Ordini del giorno dei comuni per dire NO alla vendita dei beni, confiscati alla mafia.