Mar, 2010-12-14 09:35
Avviso Pubblico alla commemorazione del sindaco Marcello Torre.
Una riflessione di Filippo Torrigiani, membro del comitato direttivo dell’Associazione

Sabato 11 dicembre, assieme al Sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ho avuto il piacere e l’onore di rappresentare Avviso Pubblico a Pagani (Sa), alla commemorazione del 30° anniversario dell’uccisione, per mano della camorra, dell’ex Sindaco Marcello Torre.
È stato un appuntamento importante, attorno al quale si sono radunate le anime e le realtà che costituiscono la parte attiva della coscienza del nostro Paese: Libera, Avviso Pubblico, le istituzioni – rappresentate fra l’altro dall’emissario del Presidente Napoletano – e gli studenti.
Ed è proprio su questi ultimi che voglio improntare la riflessione più profonda. Esiste nei giovani un grande senso civico. Esiste, nelle giovani generazioni di questi territori e non solo, una volontà vera di ribellarsi alla barbarie delle mafie. La camorra, soprattutto in queste terre, ha per troppi anni condizionato la vita del tessuto sociale; ha dettato legge, ha sfidato lo Stato e le istituzioni affermando la cultura della violenza e dell’intolleranza.
Tuttavia, da anni oramai, qualcosa di importante si sta muovendo nel Paese.
L’affermazione della legalità democratica, dei sani principi della convivenza e il rispetto delle regole, stanno prendendo il sopravvento nei confronti dei sistemi malavitosi. Molto grazie a tutta quella parte delle istituzioni e di società civile che non vuole più piegarsi alla ferocia.
Ecco perché sono stato davvero onorato di rappresentare Avviso pubblico a questa commemorazione. Una rete di Amministratori di Comuni, Province, Regioni e Comunità Montane nata per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali e per aggregare, tra questi ultimi, quelli che hanno manifestato o manifestano il loro interesse verso percorsi di educazione alla legalità democratica
Continuo imperterrito a credere a quanto sosteneva il giudice Caponnetto: la mafia ha paura, molta paura, della formazione e dell’istruzione delle giovani generazioni. È necessario investire molto in questa direzione. Le mafie, che hanno saputo mutare geneticamente ed infiltrarsi nelle istituzioni, nella società, temono moltissimo la cultura del rispetto delle regole e la formazione dei giovani. Bisogna necessariamente tenere alto il livello di attenzione: nessuno deve sentirsi immune da queste infiltrazioni.
Quella di sabato è stata davvero una grande opportunità. A Pagani si respirava una grande voglia di cambiamento. Si percepiva, soprattutto nei giovani, la voglia di voltare pagina per affermare i diritti irrinunciabili della nostra Costituzione.
Filippo Torrigiani
Assessore del Comune di Empoli e
membro del Comitato Direttivo di Avviso Pubblico