Ven, 2010-10-29 09:25

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COMUNICATO STAMPA

Audizione di Avviso Pubblico al Consiglio regionale della Lombardia: Non può esistere mafia senza rapporti con la politica, deve esistere politica senza rapporti con la mafia. Proposte in tema di corruzione, beni confiscati, usura, appalti, formazione degli amministratori

Giovedì 28 ottobre Avviso Pubblico è stata audita dalla Commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale della Lombardia in merito alla discussione sulla redazione e approvazione di una legge contro le infiltrazioni mafiose. Presenti per l’Associazione Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale e Roberto Montà, Vice Presidente nazionale.

Avviso Pubblico ha sottolineato come la storia del nostro Paese ci dimostra che non può esistere una mafia senza politica, ma è necessario che esita una politica senza rapporti con la mafia. Per questo, hanno sottolineato i rappresentanti dell’Associazione, è necessario porre al centro del dibattito pubblico l’urgente necessità del recupero del primato della responsabilità politica sulla responsabilità penale. La discussione di una legge contro le infiltrazione mafiose in Lombardia è un passo significativo in questa direzione.

Proposte presentate da Avviso Pubblico: CORRUZIONE: introduzione di norme di prevenzione della corruzione ed approvazione di un regolamento specifico per i dipendenti e funzionari della Pubblica Amministrazione; BENI CONFISCATI: istituzione di un Sportello regionale a cui gli enti locali possono rivolgersi per trovare risposta alle problematiche che incontrano in merito alla gestione dei beni confiscati. Lo Sportello, inoltre, dovrebbe occuparsi di coordinare a livello regionale gli interventi e le iniziative in materia; istituzione di un Fondo di rotazione finanziato annualmente che permetta l’utilizzo per fini sociali dei beni confiscati ed una sana gestione imprenditoriale delle aziende sottratte alla criminalità organizzata; USURA: istituzione di Sportelli provinciali, in grado di promuovere e coordinare una serie di attività (es. mappatura del fenomeno sul territorio regionale e per categorie socio-economiche, servizio di consulenza legale, ecc.), anche in collaborazione con il privato sociale, le associazioni di categoria, il mondo economico-finanziario, sia sul versante della prevenzione che dell'assistenza alle vittime di usura che hanno denunciato; istituzione di un Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell’usura e di solidarietà  alle vittime; APPALTI: siano promulgate norme che garantiscono la massima trasparenza della filiera appalti-subappalti. Un esempio in tal senso è il controllo dell’applicazione di quanto previsto dall’art. 118, comma 11, ultimo periodo del Codice dei Contratti, che testualmente afferma: “E' fatto obbligo all'affidatario di comunicare alla stazione appaltante, per tutti i sub-contratti stipulati per l'esecuzione dell'appalto, il nome del sub-contraente, l'importo del contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati”. Avviso Pubblico ritiene importante l’applicazione delle previsioni normative contenute nella circolare del Ministero dell’Interno del 23 giugno 2010 avente ad oggetto “Controlli antimafia preventivi nelle attività “a rischio” di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali”, l’istituzione del conto unico per gli appalti che contribuisce a garantire la tracciabilità dei pagamenti; FORMAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI FUNZIONARI DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: stanziare fondi per la formazione continua degli amministratori e dei funzionari di pubblica amministrazioni rispetto alla conoscenza del fenomeno mafioso e della corruzione e delle buone prassi che possono concretamente essere applicate per prevenire l’infiltrazione nelle istituzioni; OSSERVATORIO REGIONALE ANTIMAFIA E ANTICORRUZIONE: istituzione di un Osservatorio regionale che svolge ricerche scientifiche sull’infiltrazione mafiosa nel territorio lombardo e sulla corruzione, raccoglie e divulga la documentazione esistente sul fenomeno mafioso in Lombardia (cartacea, audio, video), che redige un rapporto annuale, che è in rete con gli Enti locali e le istituzioni, sia telematicamente sia attraverso la stipulazione di appositi protocolli d'intesa (Procura, Prefettura, Questura); EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E ALLA RESPONSABILITA’: la proposta di legge parli non solo di educazione alla legalità ma anche di educazione alla responsabilità, intesa come pratica di comportamenti quotidiani rispettosi delle leggi vigenti, e si stanzino fondi a favore di enti locali e associazioni da tempo impegnate su questo versante e dotate delle necessarie competenze.

 

 

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