Mar, 2010-11-23 08:25

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Assemblea nazionale di Avviso Pubblico. Rinnovate le cariche associative.

Andrea Campinoti, sindaco di Certaldo, rieletto Presidente: “Affermare la convenienza della legalità e affrontare le questioni nel loro merito sono le strade da perseguire per sconfiggere le mafie e la borghesia mafiosa”

Si è svolta a Firenze, venerdì 19 novembre, presso il palazzo della Provincia, l’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico – la rete italiana degli enti locali per la formazione civile contro le mafie – che ha rinnovato le cariche associative e lo statuto attualmente vigente. Andrea Campinoti, Sindaco di Certaldo, è stato riconfermato Presidente dell’Associazione. Nel nuovo ufficio di presidenza sono entrati Antonino Iannazzo, Sindaco di Corleone e Carolina Girasole, Sindaco di Isola Capo Rizzuto. Confermati in qualità di vice presidenti nazionali Roberto Montà (Comune di Grugliasco, Torino), Cosmo Damiano Sufano (Comune di Giovinazzo, Bari), Giovanni Di Martino (Comune di Niscemi, Caltanissetta), Gabriele Santoni (Provincia di Pisa). Nel corso dell’assemblea è stato rinnovato anche il Comitato Direttivo e il Collegio dei probiviri.

«Il nostro impegno quotidiano di amministratori che vogliono testimoniare direttamente l’importanza del rispetto della dignità umana e delle leggi si scontra con una cultura ormai piuttosto diffusa nell’opinione pubblica, secondo la quale infrangere ed eludere la legge, corrompere, chiudere gli occhi di fronte a certe pratiche, alla fine conviene, sia da un punto di vista economico che sociale. Dobbiamo avere chiaro il principio che se non sconfiggiamo questa idea non riusciremo a vincere la nostra battaglia contro le mafie e la “borghesia mafiosa”. Dobbiamo affrontare le questioni nel merito per essere credibili agli occhi dei nostri enti soci e dei nostri interlocutori». Il Presidente di Avviso Pubblico ha inoltre affermato: «Non è accettabile che in Italia il fatturato delle mafie sia stimato in 170 miliardi di euro l’anno, che l’evasione fiscale superi i 200 miliardi di euro annui e che la corruzione dreni risorse per 60 miliardi di euro. Questi sono soldi sottratti agli enti locali e ai cittadini onesti che pagano le tasse e rispettano le leggi chiedendo in cambio servizi e diritti». Campinoti si è infine soffermato sul rapporto tra mafia e politica affermando che Avviso Pubblico interloquirà con le istituzioni deputate affinché «sia modificata la formulazione giuridica della fattispecie di reato di “voto di scambio” (Art. 416-ter c.p.). Questo è necessario – ha concluso Campinoti – ma non basta. Noi chiediamo alle forze politiche di assumersi la responsabilità di candidare delle persone perbene e competenti e su questo punto valutiamo positivamente l’azione portata avanti dal Presidente Pisanu e dalla Commissione parlamentare antimafia».

 

 

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