Lun, 2011-01-17 12:40

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A Pagani il comune revoca l'intitolazione della piazza al sindaco Marcello Torre, vittima della camorra

L'amministrazione comunale di Pagani ha revocato l'intitolazione della piazza a Marcello Torre, l'avvocato penalista ex sindaco della città dell'agro, ucciso dalla camorra l'11 dicembre del 1980. Una decisione che giunge appena un mese dopo la cerimonia inaugurale, effettuata il 12 dicembre scorso alla presenza del presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, e del presidente nazionale dell'associazione antimafia Libera, don Luigi Ciotti.

In attesa che vengano chiarite ufficialmente le motivazioni di questa scelta, Avviso Pubblico diffonde la dichiarazione diffusa alla stampa dalla moglie e dalla figlia di Marcello Torre.

L'Associazione manifesta la sua totale vicinanza alla famiglia Torre e ribadisce l'impegno ad agire per tenere vivo, nella quotidianità, l'alto valore civile e politico della figura dell'avvocato e sindaco di Pagani, Marcello Torre.

Dichiarazione di Lucia e Annamaria Torre

Abbiamo appreso dalla lettura dei giornali che è stata revoca la delibera con cui il comune di Pagani aveva espresso l’intenzione di intitolare la piazza Corpo di Cristo a Marcello Torre.

Non possiamo negare un qualche sconcerto perché la diatriba scatenatasi all’interno dell’amministrazione comunale ci ha addolorato in quanto in nessun momento abbiamo preteso che fosse intestata al nostro caro marito e padre quella o altre piazze.

Da qualche giorno è stata messa in giro la voce che il comune, quasi a risarcimento dell’accaduto, vorrebbe intitolare alla memoria dell’avvocato Torre la villa comunale o l’attuale via Gustavo Trotta.

Non conoscendo la realtà dei fatti vogliamo comunicare con estrema serenità che il nostro unico desiderio, oggi e in futuro, è la tranquillità familiare.

Marcello Torre non ha bisogno di nessuna commemorazione toponomastica. È stato e sarà sempre per tutti i paganesi, e per quanti lo hanno conosciuto, un principe del Foro e soprattutto un fulgido esempio di amministratore onesto e trasparente. Un politico di una razza ormai purtroppo estinta.

La sua attività professionale, il suo impegno di sindaco e il martirio civile non hanno bisogno di riconoscimenti tardivi. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha voluto onorare con la medaglia d’oro, questo vale più di ogni inutile bega che, del resto, non ci appartiene.

 

Lucia De Palma, vedova Torre
Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre

 

 

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