Mar, 2014-04-08 13:00
Il Comune di Roma aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Ignazio Marino
Il Comune di Roma ha recentemente aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Ignazio Marino.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Sono stato proclamato sindaco il 13 giugno dello scorso anno; da quel giorno sono passati 9 mesi. Sono stati intensissimi, perché fare il sindaco di Roma vuol dire confrontarsi quotidianamente con le esigenze di tre milioni di cittadini, a cui vanno sommati oltre 12 milioni di turisti ogni anno. Un bel carico di responsabilità ma al tempo stesso una sfida meravigliosa.
Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
Perché tutta la giunta capitolina si riconosce pienamente negli obiettivi perseguiti dalla vostra Associazione: l’impegno concreto nella lotta contro le mafie. Come le centinaia di enti locali che hanno aderito ai vostri progetti di lavoro, anche noi stiamo lavorando per mettere in campo strumenti che consentano ad esempio di mettere in sicurezza gli appalti messi a gara dal Campidoglio e prevenire il racket dell’usura.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Significa fare il mio dovere sia di buon cittadino sia di amministratore pubblico, che ha la responsabilità di preservare le istituzioni da qualsiasi tentativo di infiltrazione dell’economia criminale nelle sue attività. Le mafie sono come una pianta dannosa, non basta strapparne le foglie, bisogna intervenire sulle radici perché non cresca nuovamente. E’ una battaglia di civiltà nella quale non dobbiamo tralasciare alcuna possibilità di contrasto all’economia criminale.
Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
Abbiamo già attivato un Protocollo d’intesa con Libera, siglato dal vicesindaco Luigi Nieri, e un Patto per la Trasparenza e la Legalità nelle opere pubbliche con i sindacati e numerose associazioni di categoria, sottoscritto dall’assessore Paolo Masini, per il contrasto alla criminalità organizzata. Il Protocollo punta a promuovere attività di informazione sui temi della criminalità organizzata, sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della corruzione e della trasparenza amministrativa e sviluppare gli sportelli SOS Giustizia per la prevenzione dell'usura. Con il Patto invece Roma Capitale si impegna a diventare finalmente una ‘casa di vetro’ per i cittadini e gli operatori nel campo delle Opere Pubbliche. Due strumenti che dimostrano la volontà della giunta di cambiare il modo di governare la città.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Finora fortunatamente non ho trovato ostacoli ma tanta voglia di collaborare da parte di varie istituzioni. Penso al protocollo sottoscritto nei giorni scorsi con il Tribunale di Roma, la Regione Lazio e le associazioni di categoria, che ci consentirà di accorciare notevolmente i tempi con cui il Campidoglio entra in possesso dei beni sequestrati alle mafie e li può destinare a nuove attività sociali, culturali ed imprenditoriali. In questo modo possiamo garantire un futuro soprattutto a quelle attività commerciali che sono state avviate con fondi provenienti da traffici illeciti.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Sono convinto che il nuovo esecutivo saprà mettere in campo risposte efficaci nel contrasto all’economia criminale. Più questo lavoro sarà condiviso, partecipato e diffuso sul territorio più riusciremo a raggiungere questo importante obiettivo.
Breve biografia di Ignazio Marino
Nato a Genova il 10 marzo 1955, si trasferisce a Roma nel 1969, dove completa gli studi classici. Nel 1979 si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Qui, si specializza in Chirurgia Generale e in Chirurgia Vascolare. Dal 1980 al 1990 lavora come assistente universitario presso l'Istituto di Patologia Chirurgica del Policlinico Gemelli. Negli anni ’90 diviene prima Direttore Associato del National Liver Transplant Center del Veterans Affairs Medical Center di Pittsburgh, e poi Direttore e Amministratore Delegato dell’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione, da lui fondato a Palermo. Dal novembre 2002 è Professore di Chirurgia presso il Jefferson Medical College di Philadelphia.
Membro e socio fondatore di numerose Società Scientifiche, ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali nel campo della ricerca clinica e della bioetica. E' autore di oltre 680 pubblicazioni e di alcuni libri. Ha una casistica personale superiore a 650 trapianti e nel luglio 2001 ha eseguito il primo trapianto italiano su una persona sieropositiva.
Nel 2006 è stato eletto Senatore della Repubblica e Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Rieletto al Senato, nell'ottobre 2008 è stato nominato Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale. Nel corso della XVI legislatura ha promosso e guidato l’inchiesta sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, veri e propri manicomi criminali in cui le persone vivevano in condizioni igienico-sanitarie indegne. L’inchiesta della Commissione è stata tradotta in una legge dello Stato che impone la chiusura di questi luoghi, la cura e il rispetto della dignità degli internati.
Nell'estate del 2009 ha corso nelle elezioni primarie indette dal Partito Democratico per la posizione di Segretario del partito, ottenendo il 14% delle preferenze.