Mar, 2006-10-17 18:15

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L’usura. Pescara, Siracusa e Messina le nuove capitali del fenomeno

L'usura è un mercato criminale particolarmente fiorente che ogni anno fattura qualcosa come 12 miliardi di euro. Le vittime sono in particolare lavoratori autonomi, in particolare commercianti – circa 150 mila l'anno – seguiti dagli imprenditori e dagli artigiani . Le città in cui il fenomeno è più presente sono situate nel Mezzogiorno d'Italia e sono Pescara, Siracusa e Messina. Seguono le città calabresi di Catanzaro e Vibo Valentia. Questa impetosa radiografia del fenomeno usuraio è contenuta nel testo L'usura, le usure. Tempi, modi e luoghi di un fenomeno antico e moderno, curato da Lino Busà e Bianca La Rocca e presentato ieri presso la sede nazionale della Confesercenti a Roma. «Abbandonati i clamori della cronaca, l'usura convive silenziosamente accanto a un'economia sana, assumendo aspetti sempre più organizzati e strutturati e continuando a sottrarre benessere all'economia e alla società». Il libro di Busà e La Rocca mette in risalto un dato che fa riflettere: il numero dei processi per usura in Italia dal 1998 al 2004 è calato del 44%, passando da 1.213 procedimenti ad appena 677, evidenziando anche i limiti della legge 108 del 1996. Busà ha commentato: « L' usura, di fatto, è un reato depenalizzato, con almeno 25mila usurai noti all'autorità giudiziaria che sono liberi e in circolazione. La legge, così com'è, è servita più ai criminali per mascherare le loro attività, che alle vittime per difendersi da loro». Rivedere la legge, dunque, per dare nuovamente fiducia alle vittime, come ha esortato il presidente di Confesercenti Marco Venturi.

 

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