Lun, 2009-04-16 15:25

» Archivio notizie

Il rapporto sull’Italia del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa

 

È stato pubblicato oggi il testo del rapporto di Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, riguardante l’esito della sua visita in Italia nel mese di gennaio di quest’anno. Si tratta di un documento che legge criticamente quanto sta accadendo nel nostro Paese relativamente alle modifiche legislative finalizzate a garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

"La criminalizzazione dell'immigrazione irregolare è una misura sproporzionata che va oltre gli interessi legittimi di uno stato a tenere sotto controllo i propri confini, una misura che erode gli standard legali internazionali", spiega Hammarberg, avvertendo che una simile politica finisce per provocare "ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione dei migranti, nonostante la maggioranza di questi contribuisca allo sviluppo degli stati e delle società europee". Pertanto rivolge la richiesta al governo di "rivedere le parti della nuova normativa che sollevano serie questioni di compatibilità con gli standard dei diritti umani".

Il rapporto mette in evidenza una crescente tendenza al razzismo e alla xenofobia, a volte alimentata dalle stesse autorità locali, che ha provocato atti di violenza verso migranti, Rom e Sinti oppure verso cittadini italiani di origine straniera.

Hammarberg rivolge alcune precise raccomandazioni alle autorità italiane: la prima è quella di prestare la massima attenzione ai dati "sensibili" raccolti sulla popolazione Rom, composta soprattutto da cittadini italiani. L'altra raccomandazione richiama il governo e il parlamento italiani a una maggiore severità nella legislazione contro le discriminazioni, la creazione di organi di controllo appositi, autonomi e indipendenti, non come l'attuale Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica, Unar, che fa capo al Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio.

 

Link nel sito di Avviso Pubblico

 

torna su