Gio, 2009-02-12 10:30

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Corte dei conti: in Italia si espande la corruzione nella pubblica amministrazione

 

Mercoledì 11 febbraio, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Presidente della Corte dei conti, Tullio Lazzaro ha lanciato l’allarme sulla diffusione della corruzione nella pubblica amministrazione italiana.

Lazzaro ha lamentato la carenza e la non adeguatezza dei controlli interni ed esterni, cui si accompagna una riduzione delle risorse economiche a questo specificamente dedicate.

Secondo il Presidente della Corte «è necessaria la massima trasparenza in ogni agire della pubblica amministrazione; là dove essa manchi il cittadino percepisce la funzione pubblica come un qualcosa di estraneo, di diverso da sé e dal proprio mondo, da qui la disaffezione verso le istituzioni e anche verso i centri della politica: male, questo, oscuro e sottile che può costituire un rischio mortale per la vita stessa della democrazia».

I settori in cui la corruzione risulta farsi sentire maggiormente sono quelli della sanità e della spesa farmaceutica. Nel 2008, il pagamento di tangenti ha portato alla condanna di 77 persone accusate di danni erariali: appalti per la costruzione di strade, scuole o carceri sono costati di più di quanto preventivato (sovrafatturazioni) e/o sono stati costruiti male. Altri reati segnalati dalla Corte dei Conti sono le frodi comunitarie, le consulenze esterne e gli incarichi illecitamente attribuiti.

Per il Presidente della Corte dei conti bisogna potenziare, irrobustire e rendere effettivi i controlli sulla pubblica amministrazione.

 

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