Gio, 2008-07-17 07:30
Carcere duro per i mafiosi. La lettera inviata dal Presidente di Avviso Pubblico al Ministro della Giustizia
Rendiamo pubblico il testo della lettera inviata dal Presidente di Avviso Pubblico, dottor Andrea Campinoti, al Ministro della Giustizia, On. Angelino Alfano, dopo le notizie pubblicate dal quotidiano La Repubblica in merito alla revoca dell’applicazione dell’art. 41-bis O.P. a 37 capimafia.
On. Angelino Alfano
Ministro della Giustizia
Via Arenula
Roma
Certaldo, 14 luglio 2008
Oggetto: Applicazione art. 41bis O.P.
Signor Ministro,
le notizie pubblicate in questi giorni dal quotidiano “La Repubblica”, relative all’annullamento dell’applicazione dell’articolo 41 bis O.P. a trentasette capimafia, suscitano in noi allarme e preoccupazione.
Le mafie sono una minaccia concreta alla nostra democrazia. Esse negano i diritti fondamentali delle persone, in primis il diritto alla vita e alla sicurezza, alterano il corretto funzionamento del mercato e della libera concorrenza, devastano brutalmente l’ambiente. Cosciente di questa realtà, dopo le terribili stragi siciliane del 1992, il legislatore ha introdotto nuove norme per contrastare cosa nostra, camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita.
Una di queste è l’articolo 41 bis O.P. la cui ratio come ricorda il Dottor Prestipino: “non è infliggere un regime punitivo, ma impedire o fortemente attenuare la comunicazione fra i mafiosi detenuti e quelli in libertà” . (La Repubblica 07-07-2008).
I mafiosi temono fortemente questa norma, come è stato attestato anche dalle inchieste sulle autobombe fatte esplodere a Firenze, Milano e Roma nel 1993.
Non poter comunicare con l’esterno è una rilevante perdita di potere per i boss ed un sensibile rafforzamento per l’azione di contrasto dello Stato.
Nel 2002 il Governo di centro-destra introdusse stabilmente l’articolo 41 bis O.P. nell’ordinamento italiano dando un segnale importante nella lotta alle mafie.
A Lei oggi noi chiediamo:
-
di farsi promotore di un’immediata azione di controllo e di verifica degli atti con i quali i Tribunali di Sorveglianza hanno revocato l’applicazione dell’articolo 41 bis O.P. a trentasette capimafia,
-
di riapplicare la norma laddove se ne ravvisino le possibilità,
- di attivare tutti gli strumenti in Suo possesso e di considerare i lavori parlamentari svolti nelle passate legislature (XIII- XIV- XV) al fine di proporre le modifiche che si rendono necessarie alla normativa vigente in tema di “carcere duro” tuttora vigente.
Augurandole buon lavoro, La saluto distintamente.
Andrea Campinoti
Presidente di Avviso Pubblico