Lun, 2008-11-17 17:35

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Avviso Pubblico risponde al Ministro La Russa sul tema della vendita dei beni confiscati

Questo è il testo che il presidente di Avviso Pubblico, dottor Andrea Campinoti, ha inviato al Corriere della Sera e ai principali quotidiani nazionali in risposta all’intervista rilasciata in data odierna dal Ministro della difesa Ignazio La Russa e intitolata "Misure straordinarie contro la mafia".

 

In riferimento all’intervista del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, pubblicata in data odierna dal Corriere della Sera con il titolo «Misure straordinarie contro la mafia» intendiamo esprimere alcuni precisi pensieri.

Ci rassicura sentire il Ministro affermare che lo Stato non lascerà soli gli imprenditori che hanno deciso di non pagare il pizzo alle organizzazioni mafiose in Sicilia e che il suo collega Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, considera la lotta alla criminalità un punto centrale della sua azione politica.

Ci lascia perplessi, invece, l’invocazione rivolta al Parlamento e al Governo di adottare misure straordinarie per lottare contro le mafie e, in particolare, quella di vendere i beni confiscati alle stesse.

La vera questione, parlando di una concreta lotta alle mafie, non è quella di vendere i beni confiscati alle mafie, come asserisce il Ministro – se li ricomprerebbero i mafiosi tramite prestanome – ma quella di accelerare il passaggio della titolarità e dell’uso di questi beni dalle mani dei criminali a quelle degli enti locali e delle associazioni per un loro utilizzo sociale, come previsto dalla legge 109/96, approvata all’unanimità dal Parlamento, dopo la raccolta di un milione di firme da parte dell’Associazione Libera. È grazie a questa legge, ad esempio, se tra due settimane a Plati (Rc), la nuova sede della caserma dei Carabinieri sarà inaugurata in un bene confiscato alla ’Ndrangheta ed è grazie alla stessa legge se centinaia di giovani hanno trovato un lavoro vero nelle cooperative del circuito Libera-Terra coltivando terreni confiscati ai boss.

Al Ministro chiediamo di impegnarsi in un preciso compito: egli si adoperi per la creazione di un’Agenzia nazionale che si occupi in maniera specifica della gestione e dell’utilizzo dei beni confiscati, come scritto nella Relazione finale della Commissione parlamentare antimafia della XV legislatura, votata all’unanimità, e come affermato anche recentemente dal Ministro Maroni. Questo è quello che in questi giorni, durante la Carovana nazionale antimafie dedicata a Mafia, sicurezza e razzismo, con un preciso appello (leggibile e sottoscrivibile sul sito www.avvisopubblico.it) Avviso Pubblico, Libera e Arci chiedono al Parlamento e al Governo.

 

Andrea Campinoti
Presidente di Avviso Pubblico

 

 

Rammentiamo che sul sito di Avviso Pubblico è possibile leggere e sottoscrivere l'Appello della Carovana antimafie 2008, promosso da Avviso Pubblico, Arci e Libera.
Per informazioni sulle tappe della Carovana si veda il sito: www.carovanaantimafia.it


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