Lun, 2007-05-14 10:10
Atto intimidatorio nei confronti Cooperativa "Lavoro e Non solo"
Dopo le Cooperative calabresi un altro atto intimidatorio ha toccato una Cooperativa siciliana, denominata “Lavoro e non solo”, già oggetto nei mesi scorsi di azioni simili.
Questa volta oltre 700 delle mille viti del fondo di contrada “Pietralunga” confiscato a Giovanni Simonetti sono state gravemente danneggiate: ignoti hanno asportato le gemme per impedire la produzione di uva del prossimo anno. Uno “sfregio” e un grave atto intimidatorio consumato in modo “scientifico”ai danni di una cooperativa che pratica nella quotidianità del suo lavoro l’impegno antimafia e che opera in condizioni particolarmente delicate visto che il terreno confiscato è sito all’interno di una grande azienda agricola ancora di proprietà del Simonetti. Siamo inoltre alla vigilia di un’importante tornata amministrativa, dove le grandi organizzazioni criminali evidentemente vogliono continuare a giocare un ruolo. I carabinieri, insieme al presidente e ai soci della cooperativa, hanno effettuato un attento sopralluogo rilevando, con la consulenza di un agronomo, la consistenza del danneggiamento.
Sabato mattina sono giunti il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione e il Prefetto di Palermo Giosuè Marino, per portare la loro personale solidarietà e il sostegno delle istituzioni alla cooperativa Lavoro e non solo.
Avviso Pubblico, avuta notizia dell’atto intimidatorio, per il tramite del suo Coordinatore nazionale ha contattato immediatamente Calogero Parisi esprimendo, a nome dell’Ufficio di Presidenza, la vicinanza e la solidarietà dell’Associazione e assicurando l’impegno di Avviso Pubblico ad essere al fianco dei giovani che lavorano sui terreni confiscati ai mafiosi. Nel corso della giornata di sabato sono intercorsi contatti anche con la direttrice di Libera, Gabriella Stramaccioni, al fine di valutare concretamente quali azioni intraprendere per chiedere alle istituzioni e alle autorità competenti, sia a livello nazionale che territoriale, di adoperarsi per mettere in atto le opportune azioni di prevenzione e di controllo dei beni confiscati alle mafie e utilizzati per finalità sociale.
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