Ven, 2007-04-27 15:55

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Nuovo e pesante atto intimidatorio nei confronti della Cooperativa Valle del Marro

La prima volta era successo nel dicembre scorso, quando erano stati rubati alcuni attrezzi agricoli ed era stato messo dello zucchero nei serbatoi dei trattori. Ieri notte un secondo e pensante atto intimidatorio nei confronti della Cooperativa Valle del Marro di Gioia Tauro. Sono stati nuovamente rubati diversi attrezzi agricoli, con uno di essi è stato divelto il cancello d'ingresso, il capannone è stato danneggiato e, a furto e danneggiamenti compiuti, il portone dello stesso è stato saldato. Sul terreno, inoltre, sono state abbandonate croci e altri messaggi simbolici di morte.
La cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, gestita da un gruppo di giovani locali, è stata creata nel 2005 da Libera su terreni confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti. Si occupa della gestione di trenta ettari di terreno coltivando uliveti ed agrumeti, secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Diverse autorità si sono recate sul posto e, tra queste il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, il quale ha dichiarato: «Se questa è la risposta che le cosche pensano di dare alla meravigliosa manifestazione di Polistena del 21 marzo, hanno sbagliato i loro calcoli: quei beni, e tutti gli altri che gli sono stati sequestrati, non li riavranno mai, appartengono ai cittadini della Calabria».«Ora il governo» ha continuato Forgione «deve provvedere per far ripartire al più presto l'attività della cooperativa e garantire la sicurezza. Questo doloroso episodio deve anche spingere il governo ed il Parlamento ad approvare velocemente nuovi strumenti operativi e legislativi per la gestione dei beni confiscati alle mafie ed il sostegno a chi utilizza i beni: questi veri e propri avamposti della democrazia nelle terre più difficili del nostro paese non possono essere lasciati da soli».

Avviso Pubblico condanna severamente l’atto intimidatorio nei confronti della Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra e invita le autorità competenti a fare tutto il necessario affinché in tempi rapidi si individuino i responsabili e si garantisca la possibilità ai giovani calabresi impegnati sulle terre confiscate ai mafiosi a Gioia Tauro di lavorare in sicurezza. Avviso Pubblico, inoltre, tramite il suo Coordinatore nazionale e i suoi associati, si sta già attivando in queste ore per sostenere in concreto i giovani della Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra. Avviso Pubblico infine invita il Parlamento e il Governo ad attivare tutte le procedure necessarie per dare vita ad un’apposita struttura che si occupi del sequestro, confisca, destinazione e assegnazione dei beni confiscati, così come richiesto chiaramente e fortemente dall’Associazione a Contromafie, gli Stati generali dell’antimafia.

 

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