Mer, 2009-07-29 14:50
Ambrosoli, Borsellino, Giuliano, Atria, Montana e Chinnici. Libri, documenti, video per non dimenticare
Per unire la memoria delle vittime di mafia all’impegno per la ricerca della verità e la costruzione della giustizia, rendiamo disponibile una serie di materiali per approfondirne la conoscenza di alcune persone, tutte assassinate nel mese di luglio di vari anni. Perché non si dimentichi mai come hanno vissuto.
Segnalazioni di libri, documenti, video
Giorgio Ambrosoli
Avvocato, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, banchiere riciclatore di soldi mafiosi. Ambrosoli fu ucciso a Milano l’11 luglio 1979 dal killer William J. Aricò assoldato da Sindona
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Paolo Borsellino
Magistrato antimafia, ucciso il 19 luglio 1992, insieme ai suoi cinque agenti di scorta (Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Walter E. Cosina, Emanuela Loi)
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Boris Giuliano
Commissario di Polizia, capo della squadra mobile di Palermo, ucciso nel capoluogo siciliano dal boss corleonese Leoluca Bagarella, il 21 luglio 1979. Aveva scoperta l’esistenza del traffico di droga tra Sicilia e Stati Uniti. Pochi giorni prima di morire si era sentito al telefono con Giorgio Ambrosoli.
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Rita Atria
17 anni, figlia di una famiglia mafiosa di Partanna (Tp). Dopo l’uccisione del padre e del fratello, decide di diventare testimone di giustizia, confessando le sue conoscenza sul mondo criminale al giudice Paolo Borsellino. Quest’ultimo era divenuto di fatto anche il suo secondo padre. Rita si suicida a Roma il 26 luglio 1992, alcuni giorni dopo la strage di via d’Amelio.
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Beppe Montana
Commissario di Polizia, capo della sezione “Catturandi” della questura di Palermo. Fu ucciso il 28 luglio 1985.
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Rocco Chinnici
Magistrato antimafia, ideatore del Pool antimafia di Palermo. Fu ucciso a Palermo il 29 luglio 1983, insieme agli agenti di scorta Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e al portiere del palazzo in cui abitava il magistrato Stefano Li Sacchi.
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