Mar, 2014-03-18 11:50

Passi di memoria, passi di impegno. Il messaggio del Presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, per la Giornata del 21 marzo

Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico.

Il primo si chiamava Emanuele Notarbardolo ed era stato Sindaco di Palermo. L’ultimo, Angelo Vassallo, era il Sindaco “pescatore” di Pollica-Acciaroli. Entrambi sono stati uccisi dalla violenza criminale. Notarbartolo nel 1893, Vassallo nel 2010.

In poco più di un secolo, in Italia sono stati uccise dalle mafie più di cinquanta persone, tra amministratori locali e funzionari pubblici. Una strage. E ancora oggi, la violenza, le minacce e le intimidazioni nei confronti di chi amministra le comunità non sono cessati.

tiro”, in cui riporta una cronologia che racconta come in diversi territori della nostra penisola, dal Sud al Nord, donne e uomini delle istituzioni, impegnati nella tutela e nella salvaguardia del bene comune, sono destinatari di buste con proiettili, minacce via mail e social network, incendi di auto e case, aggressioni verbali e fisiche. Una situazione inaccettabile, sia per chi la vive direttamente sia per i familiari che stanno accanto alle persone minacciate ed intimidite. Nonché per i cittadini che hanno a cuore la democrazia.

Bisogna documentare e diffondere sempre di più queste notizie, per dimostrare come nell’Italia di oggi una forte e concreta barriera contro le mafie è costituita dalla buona politica, che esiste ed è cosa ben diversa dalla “casta”, intesa come gruppo ristretto di privilegiati che gode di lauti stipendi e vive con disprezzo il rispetto delle regole.

Quest’anno a Latina, durante il corteo della Giornata della memoria e dell’impegno, così come abbiamo fatto negli anni scorsi in altre città italiane, noi amministratori di Avviso Pubblico, insieme a tanti altri colleghi del Lazio e di altre regioni, sfileremo con le fasce tricolori e i gonfaloni delle nostre città, per non dimenticare e per esprimere riconoscenza e gratitudine nei confronti di coloro che hanno difeso la nostra Repubblica e la nostra Costituzione dalle mafie, dalla corruzione, dalla violenza, dalle intimidazioni, dalla menzogna, dando il bene più prezioso che avevano: la loro vita. Questi saranno passi di memoria. Ma cammineremo anche in nome degli “amministratori sotto tiro”, in particolare per gli amministratori minacciati nel Lazio, ad Aprilia, Ardea, Castelgandolfo e in tante altre piccole-medie città del Mezzogiorno. E questi, saranno passi di impegno. Impegno a denunciare, a non tacere, a chiedere sicurezza e protezione per queste persone. Impegno a non lasciarli soli, a stare accanto a loro.

Sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo, ma non dobbiamo mollare. Facciamo nostre queste parole di Piero Calamandrei: «La sfiducia nella libertà, il desiderio di appartarsi, di lasciare la politica ai politicanti. Questo è il pericoloso stato d’animo che ognuno di noi deve sorvegliare e combattere».

Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico

 

torna su