Mer, 2006-06-28 15:50

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Rapporto CNEL. Drastica diminuzione dei beni confiscati ai mafiosi

È stato presentato a Roma il 26 giugno il rapporto intitolato “Monitoraggio della legge 109/96 concernente disposizioni in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati o confiscati” curato dal Prof. Enzo Ciconte per conto del CNEL.

Il Rapporto ha analizzato un arco temporale che va dal 1983 al 2005. In questi ventidue anni lo Stato è riuscito a sottrarre ai mafiosi 6.556 beni, l'80% dei quali dopo l'entrata in vigore della legge 109/96. Una parte di queste ricchezze, 3.624, sono beni immobili ed hanno un valore di stimato di 480 milioni di euro.

Il Rapporto evidenzia alcune specifiche criticità, tra le quali : a) il rapido declino del numero dei beni confiscati negli ultimi quattro anni. Nel 2001 i beni sottratti definitivamente ai mafiosi e destinati ad un uso sociale erano 1.071, nel 2004 sono stati soltanto 478 (- 55%); b) l'esiguo numero di aziende sottratte alla criminalità in più di vent'anni: soltanto 146.

Il CNEL, nel suo articolato studio, suggerisce cinque proposte al nuovo Governo per capovolgere l'andamento di questa situazione. Nell'ordine:

  1. istituzione di un'apposita Agenzia che si occupi della gestione dei beni confiscati;
  2. opposizione alla vendita dei beni e mantenimento del loro utilizzo per finalità sociali
  3. creazione di un'unica banca dati in grado di assicurare un monitoraggio costante del fenomeno
  4. previsione di una procedura rapida per lo sgombero di beni occupati abusivamente.

 

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