Mar, 2008-05-27 13:15

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Quindici anni fa la strage di Via dei Georgofili a Firenze

Ricorre oggi, martedì 27 maggio 2008, il 15° anniversario della strage di Via dei Georgofili avvenuta a Firenze. Dopo l’autobomba fatta scoppiare a Roma, in Via Ruggero Fauro, il 14 maggio, con l’obiettivo, mancato, di uccidere il giornalista Maurizio Costanzo, Cosa Nostra decise di colpire il cuore del capoluogo della Toscana.

L’autobomba scoppiata in via dei Georgofili causò la morte di cinque persone: Angela e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina e il giovane studente Dario Capolicchio.

I feriti furono 41. Ingenti i danni al patrimonio artistico: fu distrutta la Torre de’ Pulci, seri danni al museo degli Uffizi, a Palazzo Vecchio e alla Chiesa di S. Stefano al Ponte Vecchio. Molte famiglie che abitavano nella zona rimasero senza casa.

Per la strage, sulla quale indagò il magistrato Gabriele Chelezzi e Giuseppe Nicolosi, sono stati condannati i vertici della Cupola di Cosa Nostra: Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, Matteo Messina Denaro, Giovanni Brusca, Giuseppe e Filippo Graviano, Ferro Giuseppe.

La strage, tuttavia, come affermano anche i magistrati non può essere attribuita esclusivamente alla mafia siciliana. Piero Luigi Vigna, ex Procuratore nazionale antimafia, ha parlato di “potere criminale integrato”.

 

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