Gio, 2006-05-18 13:00

» Archivio notizie

Polistena (Rc), 12 e 13 maggio 2006

L'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia locale.

Il Comune di Polistena, in collaborazione con Avviso Pubblico e il coordinamento locale di Libera, ha organizzato una due giorni sul tema delle mafie e della legalità.

Venerdì 12 maggio presso l'Auditorium comunale è stato rappresentato lo spettacolo Giovanni era di maggio della compagnia Barbe a Papà ( www.barbeapapa.it ) che ha riscosso un significativo successo tra i ragazzi. Questi ultimi, infatti, hanno applaudito con grande entusiasmo la giovane attrice Eleonora Ribis al termine del suo monologo che, con molta probabilità, si ripeterà nel corso dell'estate durante lo svolgimento del progetto “Liberarci dalle spine”.

Sabato 13 maggio , in occasione della visita alla città di Polistena da parte del Prefetto di Reggio Calabria, Dottor Luigi De Sena, è stato organizzato un incontro pubblico sul tema L'infiltrazione della criminalità organizzata negli ambienti economici e imprenditoriali locali , in cui sono stati presentati i Quaderni n° 1 e 2 di Avviso Pubblico. L'incontro ha fatto seguito al Consiglio Comunale straordinario.

I lavori sono stati introdotti da Giovanni Laruffa , sindaco di Polistena e da Antonio Baglio, Assessore al Comune di Polistena. Entrambi gli amministratori hanno sottolineato l'importanza e l'attualità del tema trattato sostenendo che la lotta contro le mafie deve fondarsi su un impegno comune delle istituzioni e della società civile. L'attenzione, secondo gli amministratori locali calabresi, va posta in particolare sul versante del lavoro e della promozione e diffusione della cultura della legalità democratica nelle scuole, mediante specifici progetti.

Relatori sono stati: Pierpaolo Romani , Coordinatore di Avviso Pubblico, Giacomo Zappia, Presidente Cooperativa “Valle del Marro – Libera Terra”, il signor Aldino , dell'Associazione Antiracket di Polistena, Vincenzo Macrì , magistrato della Direzione nazionale antimafia, Luigi De Sena , Prefetto di Reggio Calabria.

Pierpaolo Romani ha illustrato ai presenti cos'è e quali sono i progetti di Avviso Pubblico ed ha ricordato che le mafie senza il rapporto con alcuni esponenti della politica non sarebbero così forti e radicate. In Italia, dal 1991 al giugno 2005, sono stati sciolti 141 comuni per infiltrazione mafiosa, 32 dei quali in Calabria. Di qui l'importanza di avere in Italia Avviso Pubblico , una rete di enti locali che mirano ad organizzare la legalità all'interno nella pubblica amministrazione e sui territori da essi amministrati mediante specifiche azioni e progetti (Liberarci dalle Spine, Albachiara, Quaderni di documentazione).

Giacomo Zappia ha ricordato le caratteristiche dell'impresa controllata da esponenti mafiosi ed ha sottolineato l'importanza del lavoro di cooperative come la Valle del Marro-Libera Terra, fornendo. dati aggiornati sui beni confiscati ed assegnati in Calabria.

Vincenzo Macrì ha esordito nel suo intervento sostenendo che in alcuni contesti più che parlare di infiltrazione della criminalità organizzata negli ambienti economici e imprenditoriali locali è più realistico parlare di vera e propria occupazione. L'Ndrangheta è presente nel settore edile, del movimento terra, nel calcestruzzo, nella ristorazione e nella sanità. Il suo fine è quello di avere il monopolio nel settore economico di un territorio in cui si è infiltrata.

Nonostante il grande lavoro investigativo e giudiziario degli ultimi dieci anni, la ‘Ndrangheta calabrese rimane ancora forte e potente. Macrì ha sostenuto che occorre cambiare approccio: è necessario un intervento organizzato dall'alto (Istituzioni) e dal basso (la comunità).

Macrì ha ribadito l'importanza della lotta alle mafie sul fronte economico ed ha ribadito la necessità di colpire le attività criminali che producono maggiori profitti. Il magistrato della Direzione nazionale antimafia, infine, ha proposto di assegnare i beni confiscati ai mafiosi anche nella fase di sequestro dei beni, anziché attendere la confisca definitiva. Secondo Macrì l'Ndrangheta esisterà fino a che le sarà riconosciuto un ruolo di interlocuzione. Con i mafiosi, ha concluso il magistrato, non si discute da nessun punto di vista.

Il Prefetto Luigi De Sena ha sostenuto che la mafia non è invincibile, anche se i mass media tendono a rappresentarla come tale. Secondo il Prefetto, in Calabria le forze dell'ordine hanno ottenuto risultati brillanti, quella che va migliorata è l'azione della Pubblica Amministrazione. Il dottor De Sena ha sostenuto che nel meridione la popolazione è stata per lungo tempo abituata all'assistenzialismo, un atteggiamento e una cultura ormai non più accettabili. Secondo il Prefetto, i calabresi devono chiedere sostegno alle istituzioni centrali proponendosi come interlocutori che hanno delle idee e dei progetti su cui discutere e confrontarsi. Il dottor De Sena, che su questo punto ha dato vita ad un gruppo di studio specifico che concluderà i suoi lavori il 10 luglio prossimo, ha sostenuto che nei prossimi convegni in Calabria si dovranno porre al centro dell'attenzione i risultati ottenuti sulla base di ciò che è stato realizzato.

Link

www.comune.polistena.rc.it


torna su