Lun, 2006-09-04 14:30

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24 anni fa l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Sono trascorsi 24 anni dalla barbara uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo. L'assassinio avvenne in via Carini a Palermo, strada nella quale apparse un cartello con scritto "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti".

Il generale Dalla Chiesa, dopo aver combattuto con successo il terrorismo brigatista, era stato nominato Prefetto di Palermo. Dopo cento giorni di attività nel capoluogo siciliano i killer di Cosa Nostra, Antonino Madonia, Vincenzo Galatolo e Pino Greco "Scarpuzzedda", lo trucidarono a colpi di kalashnikof. Dopo la sua morte il 13 settembre 1982, il Parlamento italiano approvò la legge n. 646, più nota come Legge Rognoni - La Torre, con la quale si introdusse nel codice penale italiano l'articolo 416-bis che definisce la fattispecie di reato denominata "Associazione per delinquere di tipo mafioso", stabilendone le pene.

Per l'omicidio del generale, della moglie e dell'agente di scorta sono stati condannati all'ergastolo i boss della cupola di Cosa Nostra. Tra questi, nel 2003 Giuseppe Lucchese, boss di Brancaccio e Raffaele Ganci, boss del quartiere Noce. Importanti, ai fini della ricostruzione della dinamica del delitto, sono state le confessioni dei collaboratori di giustizia Francesco Paolo Anzelmo e Calogero Ganci. I famigliari del generale Dalla Chiesa hanno sempre sostenuto la necessità di scoprire i mandanti esterni dell'omicidio del loro congiunto, della moglie e dell'agenti di scorta.

 

Per saperne di più:

Libri

  • Nando Dalla Chiesa, Delitto imperfetto. Il generale, la mafia, la società italiana, Editori Riuniti, Roma, 2003
  • Saverio Lodato, Trent'anni di mafia, BUR, Milano, 2006

Film

  • Cento giorni a Palermo, di Giuseppe Ferrara, 1984

Altri documenti

 

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