Mar, 2010-03-16 14:55
Il Comune di Montebelluna (Tv) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco, Laura Puppato.
Nel mese di febbraio 2010 un nuovo comune del Veneto, quello di Montebelluna, in provincia di Treviso, ha aderito ad Avviso Pubblico. In questa intervista il Sindaco Laura Puppato illustra le ragioni di questa decisione.
Da quanto tempo ricopre la carica di sindaco?
Sono stata eletta sindaco del Comune di Montebelluna nel 2002. Dopo il primo mandato, pieno di tanto lavoro, entusiasmo e soddisfazioni, sono stata riconfermata nel 2007. In questi anni, con la nostra squadra di governo, abbiamo raggiunto tanti risultati e lavorato per far diventare Montebelluna una città migliore, per incrementare la qualità della vita, sviluppare una mobilità sostenibile, rendere la città più sicura e vivibile.
Perché il suo comune ha deciso di aderire ad avviso pubblico?
In questi anni l’Amministrazione Comunale di Montebelluna ha cercato di promuovere, con varie iniziative, la cultura della legalità. Recentemente sono stati avviati dei contatti con l’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti, ultimo dei quali nell’ottobre del 2009 con la presentazione del libro “Quando la mafia non esiste” di Don Marcello Cozzi, dell’Ufficio di Presidenza di Libera nonché vincitore del Premio antimafia "Paolo Borsellino" proprio con questa pubblicazione. Lo stesso Don Cozzi ha poi incontrato i ragazzi delle scuole superiori. Siamo venuti così a conoscenza dell’esistenza di Avviso Pubblico che raccoglie numerosi Enti Locali nella promozione di azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa. Abbiamo quindi ritenuto subito di aderire per dare un messaggio importante alla lotta contro la criminalità organizzata.
Cosa significa per lei impegnarsi per l'affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l'illegalità?
La migliore arma per contrastare le mafie e la criminalità in genere è quella di diffondere un atteggiamento culturale positivo diffuso, partendo dai più giovani per arrivare a coprire tutta la cittadinanza. È importante quindi dare un segnale forte e concreto a favore della legalità in tutte le aree del Paese. Crediamo infatti che l'influenza delle organizzazioni criminali non sia solo limitata alle tradizionali zone d'insediamento, ma riesca bensì a penetrare altrove, nell'economia legale. Ogni Istituzione è chiamata a fare la propria parte, e tanto più le Istituzioni vicine ai cittadini (Comuni, Province, Regioni), attraverso un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità. Importantissima in questa direzione è l’educazione alla cultura della legalità, riportando i cittadini al rispetto delle regole del vivere civile, al senso della responsabilità ed al senso civico ed ad un maggiore senso di collaborazione con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine.
Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
In questi ultimi anni abbiamo cercato di puntare sull’educazione. Dalle lezioni di educazione stradale da parte degli agenti della Polizia Locale nelle scuole, agli incontri aperti alla cittadinanza con figure importanti nella promozione della cultura della legalità e della giustizia. Abbiamo attivato importanti sinergie e collaborazioni con le Istituzioni e Forze dell’Ordine ed accordi con la Prefettura e la Questura per i controlli sul territorio. Non ultimo un articolato progetto di educazione alla legalità ed alla sicurezza, realizzato in collaborazione con la Polizia Locale, il Comando dei Carabinieri, la Tenenza della Guardia di Finanza, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. All’interno di questo progetto si sono svolti degli incontri nei vari quartieri con i cittadini con i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, per promuovere i comportamenti virtuosi, dare consigli utili su come vivere più sereni e rispettare le regole del vivere civile. A breve realizzeremo un opuscolo da diffondere a tutte le famiglie contenente quello che è emerso durante questi incontri. Questo perché riteniamo che il comportamento legale è positivo e contagioso. Altra iniziativa di questa Amministrazioni Comunale che ha voluto dare un segnale forte alla lotta contro la criminalità organizzata è stata ad esempio la disponibilità di conferire a Roberto Saviano la cittadinanza onoraria.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Non abbiamo riscontrato ostacoli in questo percorso. Tutte le forze politiche cittadine hanno risposto positivamente alle varie proposte in questo ambito. Unico neo è la strumentalizzazione, talvolta usata a fini politici, del tema della sicurezza. Da sottolineare invece la risposta da parte della gente, più che positiva. Nei vari incontri con i cittadini, infatti, è emersa in modo lampante la richiesta di legalità. Questo ci fa andare avanti su questo versante, cercando di fare sempre di più. Infine è stata importantissima la collaborazione che si è instaurata con le varie Forze dell’Ordine e le Istituzione del territorio che ha permesso di ottenere risultati davvero preziosi. Un clima positivo ed una forte sinergia tra le Istituzioni di sicuro facilita nella lotta alla criminalità.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Di certo non bisogna sottovalutare l’impatto delle forze criminali su tutto il territorio, anche in zone considerate, a torto, prive dell’influenza della criminalità organizzata. Non bisogna mai abbassare la guardia e monitorare costantemente i traffici anche sommersi e le infiltrazioni nell’economia reale. Serve un lavoro capillare ed articolato. Per questo motivo bisogna sostenere e dare adeguati strumenti e mezzi alle Forze dell’Ordine, in modo che possano essere messi nelle condizioni di operare nei migliori dei modi. Il Governo Centrale e gli amministratori pubblici, a tutti i livelli, devono agire su questo fronte con proposte e fatti concreti. Alle forze politiche chiedo impegno e buon esempio. Per diffondere la cultura della legalità dobbiamo essere tutti attivi nel promuovere atteggiamenti corretti e rispettosi della regole del vivere civile. Nessuno escluso.
Breve biografia di Laura Puppato
Sposata, madre di due figli ed imprenditrice nel settore assicurativo-finanziario, Laura Puppato è sindaco di Montebelluna dal 2002. Espressione del mondo dell’associazionismo e delle liste civiche, si è distinta per la sua disponibilità a misurarsi quotidianamente con i problemi dei cittadini e ha dimostrato di essere capace di fare buona amministrazione e buona politica, portando la sua città a diventare un modello a livello nazionale per i suoi progetti all’avanguardia in tema di sostegno alla famiglia, opportunità per i giovani, tutela dell’ambiente, servizi alle imprese, difesa del lavoro, mobilità e sviluppo sostenibile, qualità della pubblica amministrazione.
Ricopre inoltre le cariche di Consigliere Nazionale ANCI e LEGAUTONOMIE, Presidente Consulta ANCI Veneto Sanità e Sociale e Presidente Forum Ambiente nazionale del PD.