Gio, 2010-09-16 11:30 (Ultimo agg.: Lun, 2010-09-27 10:45)
Festa della legalità. Intervista al Sindaco di Ferrara
Sindaco Tagliani, il Comune di Ferrara ha deciso di organizzare un evento intitolato “Festa della Legalità” che si svolgerà dal 21 al 24 settembre. Ci vuole raccontare come è nata questa idea?
Se ce ne fosse ulteriore bisogno, i fatti di Reggio Calabria, attentato al Procuratore della Repubblica, e l’uccisione del Sindaco di Pollica Vassallo, dimostrano che c’è bisogno che sui temi della legalità scendano in campo tutte le Istituzioni ed accanto ad esse i cittadini.
Abbiamo profuso da diversi anni un impegno in difesa della legalità, nella città e soprattutto nell’area emblematica del Grattacielo, anche per ricucire un diffuso senso di distacco fra cittadini ed istituzioni pubbliche.
Abbiamo però sentito il bisogno di spostare lo sguardo anche sui veri pericoli per la stessa democrazia, rappresentati dalle infiltrazioni malavitose nell’economia, nella società e, in diverse parti del Paese, nelle Istituzioni.
Il Grattacielo ci è sembrato il luogo adatto per rendere visibile questo impegno mettendo a disposizione una sede per l’Associazione Libera e per Avviso Pubblico.
Grattacielo non solo luogo dove si sperimenta una metodologia di diffusione della cultura alla legalità nell’ambito dei fenomeni della cosiddetta micro criminalità, ma anche luogo emblematico dell’impegno e della diffusione del messaggio legalitario verso la città e la scuola in particolare.
La città che lei rappresenta aderisce ad Avviso Pubblico, la rete nazionale di enti locali contro le mafie. Ci potrebbe spiegare il percorso che ha portato a questa adesione?
Da diversi anni la nostra città aderisce ad Avviso Pubblico, si tratta di una sensibilità che abbiamo sentito anche se nella nostra realtà provinciale, ci confermano gli inquirenti, non vi sarebbero infiltrazioni o tentativi di radicamento.
Diciamo che abbiamo voluto essere a fianco di quelle Istituzioni, molti Comuni non solo del sud, che vivono drammaticamente fenomeni di infiltrazione nel tessuto economico soprattutto da parte della Ndrangheta.
Ferrara è la prima città ad avere affidato ad Avviso Pubblico una sede. Come mai questa scelta?
Abbiamo colto l’occasione della disponibilità della Regione a sottoscrivere un Accordo di Programma con noi proprio per l’esperienza che abbiamo fatto al Grattacielo in questi anni; ci è sembrata l’occasione che evidenziare ancora di più la nostra intenzione di essere in prima fila su questi temi ed a fianco soprattutto di tanti giovani che stanno facendo l’entusiasmante, quanto difficile, esperienza della coltivazione e dell’uso dei beni confiscati alle mafie.
Cosa ha fatto il Comune di Ferrara prima di questa azione e cosa intende fare in futuro per promuovere la cultura della legalità?
E’ mia convinzione che la cosa più importante che un Comune può fare per promuovere la cultura della legalità è di comportarsi coerentemente con i principi di legalità, essendo trasparenti e consentendo il massimo del controllo da parte dei cittadini sul proprio operato.
Diffondere questa cultura nelle scuole, fra i giovani e metterli nelle condizioni di valutare se siamo coerenti con quanto affermiamo è un compito che ci diamo per l’attività di tutti i giorni.
Quale messaggio si sente di inviare ai suoi colleghi sindaci della Provincia di Ferrara rispetto al ruolo che un ente locale può svolgere sulla questione della lotta alle mafie anche in territori apparentemente avulsi da questo fenomeno?
Nella nostra Provincia, oltre alla stessa, aderiscono ad Avviso Pubblico il Comune di Ferrara e quello di Migliarino.
L’incontro del 21 settembre dei Sindaci vuole essere di stimolo ad affrontare i temi della difesa e promozione della legalità approfittando di una rete di Comuni, Province e Regioni che, proprio grazie ad Avviso Pubblico, può rendere più efficace e consapevole sensibilità verso questi temi che sicuramente sono comunque presenti.
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