Gio, 2011-04-14 12:45 (Ultimo agg.: Gio, 2011-04-14 19:30)
È nato Narcoleaks, l’Osservatorio sui sequestri di cocaina
Nei primi mesi del 2011 è nato “Narcoleaks”, il primo Osservatorio indipendente che in tempo reale informa sui sequestri di cocaina a livello mondiale. A idearlo e a realizzarlo insieme a sette giovani giornalisti è stato Sandro Donati, consulente dell'agenzia mondiale antidoping, già responsabile delle squadre nazionali di atletica leggera dal 1977 al 1987, ruolo dal quale fu esonerato dopo aver denunciato la presenza di atleti dopati e il salto truccato di Evangelisti ai Mondiali di Roma del 1987.
Professor Donati, perché è importante monitorare i sequestri di cocaina?
L’ aspetto relativo ai sequestri rappresenta solo un tassello del narcotraffico della cocaina che è un fenomeno ben più complesso rappresentato dall’attività produttiva, dalle rotte, dalle organizzazioni criminali, dalle corruzioni istituzionali, dal lavaggio del denaro derivante dai proventi.
In cosa consiste l’attività di Narcoleaks?
Il progetto Narcoleaks si svilupperà per tutto il 2011 con lo scopo di offrire agli esperti ed all’opinione pubblica interessata la possibilità di conoscere settimanalmente come progredisce il totale dei sequestri mondiali e di paragonarlo alle stime della produzione formulate dall’UNODC (l’ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di lotta alla droga e alla criminalità, NdR) e dal Governo americano.
In passato lei è stato autore di diversi studi che hanno sostenuto la non attendibilità di alcuni dati ufficiali. Come è potuto accadere?
Nel 2007, in uno studio intitolato Coca nera, realizzato per conto di Libera, ho dimostrato che i dati ufficiali delle Nazioni Unite avevano sottostimato fortemente la reale produzione mondiale di cocaina, fino a giungere al paradosso per cui la produzione era tutta assorbita dai sequestri realizzati nelle Americhe e dal consumo negli Stati Uniti. Non restava, infatti, neppure un grammo di sostanza per l’ingordo mercato europeo e del resto del mondo. Nel gennaio 2009, ho presentato un altro studio che andava oltre ai dati ufficiali delle Nazioni Unite e che si basava direttamente sui dati delle forze armate colombiane. Questi dati sono pubblicati stati sui siti istituzionali e sono stati monitorati quotidianamente nel corso del 2008 fino a poter dimostrare che i laboratori clandestini colombiani producono 3-4 volte più cocaina di quanto dichiarato dall’UNODC e dal Dipartimento di Stato degli Usa.
Come funziona concretamente l’osservatorio che lei ha creato?
Nella banca dati costituita da Narcoleaks vengono registrati solo i sequestri superiori a 10 Kg in quanto riguardano sempre e soltanto cocaina totalmente pura. In questo modo, il confronto tra la produzione stimata e il totale dei sequestri è possibile e consente di calcolare la residua quantità di cocaina disponibile per il consumo.
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