Mar, 2013-02-26 16:00

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Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico: “Le forze politiche trovino un accordo per formare un governo. Si approvino leggi e si facciano riforme che abbiano come fondamento i principi di legalità costituzionale e di giustizia sociale e fiscale”.

Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico.

Le elezioni del 24 e 25 febbraio hanno portato alla luce l’esistenza di un Paese diviso, in cui risulta particolarmente difficile individuare un partito capace di dare vita ad una maggioranza politica in grado di governare l’Italia.

Le borse e i mercati finanziari, sin dalle prime ore di oggi, fanno registrare dati negativi. Un certo grado di preoccupazione è stato manifestato anche da esponenti delle istituzioni europee ed internazionali e da rappresentanti politici stranieri.

L’Italia è sotto esame, oggi più che mai, e dobbiamo maturare la convinzione che non possiamo permetterci il lusso di essere bocciati. È in gioco la tenuta del Paese, non solo quella dei conti ma, in particolare, quella sociale. È in gioco il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. È in gioco il futuro dell’Italia.

Di fronte a questo scenario, è fondamentale che sotto la guida del Presidente della Repubblica, le forze politiche trovino un accordo per formare un governo che sia in grado, anche in un tempo limitato, di fare alcune riforme e approvare alcune leggi aventi come fondamento i principi della legalità costituzionale e della giustizia sociale e fiscale.

Questi provvedimenti non sono più rinviabili. Tra questi mi permetto di evidenziarne alcuni:

  • una nuova legge elettorale, che consenta ai cittadini di scegliere direttamente i propri rappresentanti;
  • la riduzione di costi della politica;
  • una legge anticorruzione, in grado di sopperire alle mancanze dell’attuale normativa vigente (Legge 190/2012);
  • una legge di riforma dell’attuale Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, modificando in primis l’attuale normativa vigente in materia di reato di voto di scambio politico-mafioso (art. 416-ter c.p) e la legge che regolamenta lo scioglimento degli enti locali per sospetto di infiltrazione mafiosa;
  • una legge che regolamenti in modo responsabile l’esercizio del gioco d’azzardo, in modo da garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, oltre a contribuire ad un’efficace opera di prevenzione e repressione delle mafie e del crimine organizzato in tale settore;
  • una legge che rafforzi l’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, con particolare riguardo al comparto delle aziende, per le quali va garantito il mantenimento dei livelli occupazionali, un adeguato progetto di sviluppo e di capacità di operare sui mercati;
  • una legge che regolamenti in modo chiaro il conflitto di interessi;
  • una legge che sia realmente in grado di incidere nel contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.

Questo non è il momento di pensare ad un ritorno alle urne. Questo è il tempo di compiere scelte coraggiose per il bene del Paese, di trovare dei punti di convergenza comuni e in tempi rapidi.

Si devono recuperare risorse sottratte alla collettività in modo disonesto e criminale, tagliare gli sprechi, garantire trasparenza e sobrietà nell’esercizio dell’attività politica e della pubblica amministrazione, investire nelle politiche sociali e del lavoro. Queste sono scelte non sono più rinviabili.

I partiti, vecchi e nuovi, mettano da parte i toni propagandistici della campagna elettorale appena conclusasi e si adoperino celermente per rispondere con atti concreti al malessere che da troppo tempo serpeggia nella società italiana.

La politica restituisca al Paese quella credibilità internazionale che è strumento indispensabile per la nostra ripresa economica e sociale.

Andrea Campinoti
Presidente di Avviso Pubblico

 

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