Lun, 2014-01-20 11:00
Il Comune di Vimodrone (MI) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Antonio Brescianini.
Il Comune di Vimodrone, in provincia di Milano, ha recentemente aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Sindaco della città, Antonio Brescianini.
Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?
Sono stato eletto nel maggio del 2012.
Perché il suo Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?
Amministrare il bene comune nel segno della trasparenza e della legalità è un dovere per chi come me riveste un ruolo così importante. Con l’adesione ad Avviso Pubblico abbiamo voluto fare una chiara scelta politica e culturale, dare un segnale preciso alla città, indicare la forte volontà di entrare in rete con altre realtà locali e condividerne valori, iniziative e progetti.
Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?
Il tema della legalità e del bene comune sono alla base della mia formazione, come uomo e come politico. Impegnarsi in questo senso vuol dire affermare nettamente il principio di uguaglianza, contro ogni sopraffazione, ingiustizia, per il rispetto della legge e per una politica di inclusione dei cittadini nelle scelte amministrative. E’ per questo che ho lanciato una sorta di Patto civico, una proposta alla città per una rinnovata eticità della vita pubblica, azioni concrete che favoriscono il fare comunità, affrontando questo bruttissimo momento di crisi, politica, economica e sociale, senza scadere in una crisi di valori.
Quali attività e progetti il suo Comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?
Il Comune di Vimodrone, che tra le altre cose è uno degli enti più virtuosi nella gestione della finanza pubblica, ha innanzitutto impegnato molte risorse per il diritto allo studio, per progetti di educazione alla legalità, per i servizi alla persona, favorendo politiche di inclusione e di partecipazione. Da subito, come primo passo dell’azione amministrativa, l’ente ha sottoscritto un Protocollo d’intesa sulla legalità che prevede la collaborazione con altri comuni della Provincia di Milano e la Prefettura riguardo la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata. Un’altra iniziativa è stata l’istituzione del vigile del quartiere che, insieme alla funzione di controllo e contrasto del fenomeno criminale, fornisce un punto di riferimento per la cittadinanza. E infine, la sottoscrizione del “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, l’approvazione di ordini del giorno sul tema ludopatia e sale da gioco, la sottoscrizione e divulgazione dell’iniziativa di raccolta firme per una nuova legge di iniziativa popolare, fino al progetto di educazione alla legalità che il nostro ente ha svolto, in collaborazione con l’associazione Libera, nelle scuole vimodronesi.
Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?
Per gli enti locali l’ostacolo più grosso è rappresentato dalle incertezze sul fronte delle entrate, dalle normative restrittive del Patto di stabilità e, talvolta, da una burocrazia che tende a limitare l’azione amministrativa. Per quanto riguarda la volontà politica di muoversi lungo questa strada devo dire che sono molto facilitato dalla completa adesione di tutta la compagine di giunta a questa importante iniziativa, così come, pur nelle differenze tra le forze politiche, anche il consiglio comunale si è dimostrato attento e sensibile, votando spesso all’unanimità scelte amministrative che riguardavano appunto le iniziative sopra esposte.
Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?
Sicuramente norme che consentano agli enti locali di agire con maggiore puntualità ed efficacia, maggiori risorse per garantire la coesione sociale e investimenti per la scuola e per la sicurezza urbana. Ciascuno nel proprio ruolo e nelle rispettive competenze può contribuire a migliorare la qualità della vita e la realizzazione del bene comune.
Breve biografia di Antonio Brescianini.
Nato a Barbata (BG) sessantaquattro anni or sono, sposato, padre di due figli, risiede a Vimodrone dal 1964. Fondatore della locale sezione delle ACLI, ha lavorato in vari settori dell'industria. Pensionato a partire dal 2002, è stato assessore alle opere Pubbliche e vicesindaco della giunta precedente.
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