Mer, 2008-04-30 09:15

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Sul sito di Avviso Pubblico il testo del Primo rapporto sull’immigrazione in Italia del Ministero dell’Interno

Rendiamo disponibile il collegamento al Primo rapporto sull’immigrazione in Italia del Ministero dell’Interno presentato martedì 29 aprile 2008, dal Ministro dell’Interno Giuliano Amato e dal sottosegretario Marcella Lucidi.

 

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I principali dati del Rapporto

In Italia gli stranieri sono il 5% in rapporto al totale dei residenti. Un dato inferiore a quello di molti Paesi europei, come Svizzera (20,2%), Austria (9,4%) e Germania (8,8%).

Esiste una diversa distribuzione: al Centro-Nord, gli immigrati rappresentano il 6,8% della popolazione, al Sud l'1,6%.

Quasi un quarto degli stranieri residenti in Italia è minorenne e gli altri sono in buona parte persone in età attiva e riproduttiva. L'età media è di 30,4 anni, mentre quella dei residenti complessivi è di 42,3 anni. Un cittadino straniero su due ha tra i 18 e i 39 anni, contro il 29,2% della popolazione totale nella stessa classe di età.

In relazione alle nazionalità, negli ultimi anni c'e' stato un aumento di albanesi e cinesi ed una diminuzione del numero di marocchini, tunisini e filippini. Dalla seconda metà degli anni '90 hanno guadagnato posizioni anche i romeni che al 1° gennaio 2007 risultano una delle comunità più numerose (278.000 permessi), seguita da quella albanese (280.000). Incrementi straordinari sono stati poi registrati per ucraini (in quattro anni da 12.730 a 120.070) e moldavi (da 6.974 a 55.803). si tratta soprattutto di donne.

La categoria degli immigrati irregolari presenta diverse tipologie di situazioni: da quelli che entrano illegalmente, a quelli che entrano legalmente, ma poi rimangono oltre i tempi consentiti (overstayers). Vi sono casi di persone trafficate delle organizzazioni criminali. Infine, si registra la presenza di una forma di immigrazione illegale con scopi direttamente criminali, o per sfuggire a indagini o arresti al Paese di origine. Sono particolarmente elevate le presenze irregolari dall'Europa dell'Est, soprattutto da Romania e Ucraina.

Un ultimo dato rilevato dal sondaggio Makno. Nell'ultimo anno è raddoppiato il numero di italiani che guardano con diffidenza agli immigrati, dal 5,9% al 11,3%. Anche se resta molto più ampio il numero delle persone che si dicono disponibili all'accoglienza, il 42%.

 

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