Perché aderire ad Avviso Pubblico? Testimonianze degli Amministratori locali che hanno scelto di aderire.
Mer, 2012-02-15 11:50

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La Provincia di Roma aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Presidente Nicola Zingaretti

Lo stemma della Provincia di Roma.

La Provincia di Roma, il 21 settembre 2011, ha aderito alla nostra Associazione. Ad illustrare le ragioni di questa scelta il Presidente della Provincia, Nicola Zingaretti.

Da quanto tempo ricopre la carica di Presidente della Provincia?

Sono stato eletto alla presidenza della Provincia di Roma nel mese di aprile del 2008, quasi quattro anni fa.

Perché la sua Provincia ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?

Perché anche in una città come Roma c’è bisogno di collocare gli amministratori locali all’interno di una rete che abbia come punto, non solo identitario ma anche molto concreto, la lotta e il contrasto alle mafie. Per questo abbiamo deciso di aderire ad Avviso pubblico, perchè la lotta alle mafie non va appaltata solo a Forze dell'ordine, alle Procure o alle amministrazioni di zone infiltrate. Gli amministratori locali, i cittadini e le imprese non possono, e non devono, essere lasciati soli.

Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?

Significa non pensare che la mafia sia un fenomeno lontano, che appartiene ad altri. La lotta a tutte le mafie è realmente efficace solo attraverso la mobilitazione della coscienze e la presenza di una società vigile e consapevole. Libero Grassi ci ha insegnato che le mafie non moriranno mai se non cambiamo la cultura della paura e del silenzio in cui crescono. Per questo, il dovere di tutte le Istituzioni è quello di collaborare, non abbassando mai la guardia e non facendo mai mancare appoggio e solidarietà a quanti si ribellano alla criminalità.

Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?

Sin dal momento dell’insediamento, la nostra giunta ha sempre prestato la massima attenzione al tema della legalità e della lotta contro tutte le mafie. Sono molte le iniziative che abbiamo voluto rivolgere ai giovani per diffondere la cultura della legalità e per dare un segnale concreto nel contrasto a tutte le mafie. Nell’anno scolastico 2010/2011 abbiamo realizzato il progetto “Concerti contro le mafie” e abbiamo sviluppato numerosi progetti in collaborazione con Libera: dai corsi di Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza all’apertura della nuova Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità dedicata a Pio La Torre. Molte anche le iniziative basate sulla collaborazione istituzionale per creare strumenti nuovi: dalla ‘Stazione unica appaltante’, promossa insieme alla Prefettura di Roma, per contrastare e prevenire il fenomeno delle infiltrazioni di tipo mafioso sul nostro territorio, alla ‘costituzione di parte civile’ della Provincia nei processi di mafia, fino alla ‘Consulta contro le mafie’, uno strumento di aiuto ai cittadini, alle vittime della malavita, della criminalità organizzata e della camorra.

Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?

L’incontro con tutte quelle persone, associazioni ed enti che ogni giorno operano contro la criminalità organizzata ha rappresentato per me senza dubbio un punto di riferimento importante. Un esempio che ho cercato di seguire e di far conoscere soprattutto alle nuove generazioni, ai cittadini di domani ai quali speriamo di affidare un futuro e un Paese migliori. Il rischio più grande che ancora oggi corriamo è quello di minimizzare il fenomeno e pensare che il problema delle mafie non riguardi da vicino la nostra realtà territoriale. Si tratta di vincere un’importante battaglia culturale.

Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?

Voglio usare un’espressione che ho già utilizzato in occasione della fiaccolata contro le mafie, organizzata a luglio 2011, dalla Provincia di Roma e che ha visto la partecipazione di tutti gli amministratori locali: ‘Uniti si vince’. Compito della politica e del Governo non dev’essere quello di commentare i singoli episodi, ma di assumersi le responsabilità ed essere sempre coerenti nei comportamenti. Inoltre si devono mettere le forze dell’ordine e la magistratura nelle condizioni di agire efficacemente sul piano investigativo e della repressione garantendo, a chi combatte in prima fila sul territorio, uomini e risorse adeguate. E infine si devono inviare chiari segnali di vicinanza a tutti quegli amministratori locali ugualmente esposti in prima fila alle pressioni e alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Le mafie puntano a colpire chi non si ribella, chi ha paura e chi è solo. Solo attraverso un'azione corale le mafie possono essere affrontate e poi sconfitte. 

Breve biografia di Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.

Nicola Zingaretti nasce l’11 ottobre 1965, a Roma, dove oggi risiede con la moglie e le due figlie. Nel 1982, si avvicina per la prima volta all'associazionismo laico e di sinistra, divenendo poi nel 1991 il segretario nazionale della Sinistra Giovanile. L'anno successivo viene eletto consigliere comunale di Roma. Dal 1995 al 1997 diventa presidente dell'Unione Internazionale della Gioventù Socialista (IUSY) e vice presidente dell'Internazionale Socialista (SI). Nel 1996 viene nominato rappresentante nel Comitato delle Nazioni Unite per l'Anno mondiale della Gioventù e interviene all'Assemblea Generale dell'ONU. Tra il 1998 e il 2000 diviene responsabile delle relazioni internazionali presso la direzione nazionale dei Democratici di Sinistra. Nel 2000 viene eletto segretario dei Democratici di Sinistra di Roma. Nel marzo del 2004, dopo essere stato eletto nel Parlamento Europeo nella lista "Uniti nell'Ulivo", viene nominato presidente del gruppo.
Dal 2005 al 2007 è relatore per il Parlamento europeo della direttiva Sanzioni penali a tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Il 18 novembre 2006 viene eletto al primo turno segretario dell'Unione regionale del Lazio dei Democratici di Sinistra. Nell’aprile del 2007 viene riconfermato alla guida dei Ds del Lazio. Il 14 ottobre, alle primarie del Partito Democratico viene eletto segretario del Pd nel Lazio.

a cura di Giulia Migneco

 

 

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