Perché aderire ad Avviso Pubblico? Testimonianze degli Amministratori locali che hanno scelto di aderire.
Mer, 2012-04-18 10:55

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Il Comune di Camerata Picena (AN) aderisce ad Avviso Pubblico. L’intervista al Sindaco Paolo Tittarelli

Lo stemma del Comune di Camerata Picena (AN).

Giorno 8 novembre 2011, il Comune di Camerata Picena, in provincia di Ancona, ha aderito alla nostra Associazione. In questa intervista il Sindaco della città, Paolo Tittarelli, illustra le ragioni di questa scelta.

Da quanto tempo ricopre la carica di Sindaco?

Sono stato eletto nel giugno del 2009.

Perché il suo comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico?

Il nostro Comune ha deciso di aderire ad Avviso Pubblico perché siamo convinti che la battaglia contro l’illegalità e le mafie deve essere combattuta da tutti i componenti della società. Aderire ad Avviso Pubblico significa essere parte di una rete positiva ed operosa e sentirsi in ottima compagnia in questo momento storico “non facile” per la giustizia e la legalità.

Cosa significa per lei impegnarsi per l’affermazione della legalità e della giustizia contro le mafie e l’illegalità?

Significa mantenere un modo di pensare ed agire improntato - senza mezze misure o compromessi - alla trasparenza, alla pulizia, all’attenzione verso i più deboli ma, soprattutto, convincere e convincersi che il rispetto delle giuste regole significa anche rispetto del nostro simile e quindi di noi stessi. Significa anche adempiere ad un dovere etico assoluto, ovvero quello di spendersi affinché le future generazioni non vivano in ambienti dominati dalla prepotenza e dalla corruzione.

Quali attività e progetti il suo comune ha messo in atto per promuovere una cultura della legalità democratica?

Stiamo realizzando un primo evento di sensibilizzazione e di dibattito sul tema del contrasto alla criminalità organizzata e dell'impatto che essa ha su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è realizzare un momento di socializzazione, aggregazione e crescita civica della comunità, coinvolgendo diversi attori impegnati sul territorio e, in particolare modo, gli alunni delle nostre scuole, per intraprendere un percorso di educazione alla legalità. Il progetto viene portato avanti in collaborazione con l’associazione Libera presidio di Jesi. Tutto ciò per iniziare un percorso che non deve avere fine e che si “rinnoverà” ogni anno così come si rinnovano le classi dei nostri bambini a scuola.

Quali ostacoli ha incontrato e quali situazioni hanno favorito il suo operato su questo versante?

Il primo ostacolo è rappresentato dalla convinzione (ovviamente errata) che le mafie stanno altrove, che non sono un problema che ci riguarda, e che i fenomeni mafiosi si manifestano secondo modalità tipiche dei costumi dell’Italia meridionale. L’operato dell’amministrazione che ho l’onore di presiedere è stato autenticamente favorito ed incoraggiato sia dalla disponibilità delle insegnanti sia dalla disponibilità, dalla bravura e dall’impegno dei ragazzi di Libera Presidio di Jesi. Tutto ciò è stato ancor più incoraggiato dalla tenacia e dall’impegno profuso dal Sindaco di Isola del Piano per restituire alla legalità ed alla fruizione di giovani volontari i beni confiscati alla criminalità organizzata.

Cosa chiede ai partiti e a chi ci governa oggi per lottare più efficacemente contro la mafia?

Chiedo di praticare poche, chiare e fondamentali regole di etica pubblica e privata a cominciare da quella che ritengo la principale: allontanare dalla gestione della cosa pubblica, ancor prima e a prescindere dall’esito di eventuali inchieste della magistratura, chi ha dimostrato di non saper separare e distinguere l’interesse per la cosa propria dall’interesse per la cosa pubblica. Chiedo di ampliare i casi di confisca dei proventi e/o beni di provenienza delittuosa (ad esempio evasione fiscale e contributiva) e di agevolare e accelerare i procedimenti di affidamento dei detti beni a cooperative di disoccupati o cassaintegrati, ad associazioni di volontariato e/o a gruppi di giovani studenti che hanno voglia e bisogno di alternare scuola e lavoro.

Breve biografia di Paolo Tittarelli

Paolo Tittarelli, sindaco del Comune di Camerata Picena (AN).

Paolo Tittarelli, è nato ad Ancona il 2 maggio del 1972. Dopo il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale, nel 1998 si laurea in Giurisprudenza e nello stesso anno si iscrive all’Ordine degli Avvocati di Ancona. Dal 1991 al 1997 inoltre è Cassiere Avis Comunale. Successivamente, viene eletto Sindaco della città con lista civica “Insieme per Camerata” alle Amministrative del 2009.

 

 

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