Mer, 2007-04-18 15:35

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Ecomafie: business da 23 miliardi di euro. La denuncia del Rapporto 2007 di Legambiente

Un giro d'affari di 23 miliardi di euro. Un traffico di animali selvatici per un valore di oltre 3 miliardi, 30 mila case abusive costruite solo nel 2006, una montagna alta 2.600 metri di rifiuti smaltiti illecitamente ogni anno. Tre reati contro l'ambiente ogni ora. Sono questi i dati principali emersi dal Rapporto Ecomafia 2007 di Legambiente.
Nel 2006 sono state accertate dalle forze dell’ordine 23.668 infrazioni (contro le 23.660 del 2005) e le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, Sicilia, Calabria, Puglia e Campania sono stabilmente ai primi quattro posti della classifica con il 45,9% dei reati ambientali. In Campania le violazioni delle leggi ambientali toccano il record, rappresentando ormai il 13,5% del totale nazionale. Le notizie più preoccupanti arrivano dai rifiuti, soprattutto quelli speciali, pericolosi e non, che alimentano sempre più i profitti delle organizzazioni criminali. Quelli fatti sparire nel nulla sono almeno 26 milioni di tonnellate, circa il 25% del totale prodotto, e il business della “Rifiuti spa” cresce ad un tasso del 38% annuo.

Nel 2006 sono state svolte 18 d’inchieste, 126 arresti, 417 denunce. Le forze dell’ordine e la magistratura si sono avvalse dell’introduzione della fattispecie di reato di organizzazione e traffico illecito di rifiuti (previsto dall’art. 53 bis del “decreto Ronchi”, oggi sostituito dall’art. 260 del Codice dell’ambiente). Dalla sua entrata in vigore, nel 2002, fino a marzo 2007, le forze dell’ordine hanno concluso 70 inchieste in tutta Italia con 463 trafficanti arrestati, 1.594 persone denunciate, 453 aziende coinvolte.

 

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